Il blocco aereo per le compagnie russe porterà nuovi rincari sui noli
Dopo avere pianto la distruzione dell’An 225 Mrya, le spedizioni aeree globali si preparano a subire un altro forte contraccolpo dalla guerra tra Russia e Ucraina. Il blocco aereo messo in atto dalla Ue e da altri paesi nei confronti delle compagnie russe avrà prevedibilmente forti ripercussioni sui noli. Vittima d’eccellenza delle sanzioni saranno infatti […]
Dopo avere pianto la distruzione dell’An 225 Mrya, le spedizioni aeree globali si preparano a subire un altro forte contraccolpo dalla guerra tra Russia e Ucraina.
Il blocco aereo messo in atto dalla Ue e da altri paesi nei confronti delle compagnie russe avrà prevedibilmente forti ripercussioni sui noli. Vittima d’eccellenza delle sanzioni saranno infatti i traffici tra Asia ed Europa di AirBridgeCargo, operatore chiave del settore controllato dal gruppo russo Volga-Dnepr. Secondo una analisi di AirCargoNews il vettore ha infatti una flotta composta da 15 747F e un 777F, un insieme di unità che costituiscono una parte importante della stiva globale, il cui mercato principale è appunto quello delle tratte Asia – Europa. Secondo la testata restano al momento operative due compagnie “collegate a Volga Dnepr” ovvero la britannica Cargologicair e la tedesca Cargologic.
Le contromisure disposte da Mosca stanno però in parte facendo anche alcune vittime collaterali nel settore. Tra queste Finnair, che trasporta passeggeri e merci dalla Finlandia verso l’Asia solitamente sorvolando la Russia. Per la compagnia finlandese (così come per altri), il blocco aereo messo in atto in risposta da Mosca sui suoi cieli nei confronti di vari Stati porterà a dover aggirare il paese, con la conseguenza di viaggi più lunghi, in alcuni casi non sostenibili economicamente.
A seguito dell’annuncio del blocco russo, la compagnia ha ritirato la sua guidance per il primo trimestre del 2022 relativa anche agli sviluppi del primo semestre dell’anno, successivamente chiudendo la giornata con pesanti perdite sui listini della Borsa di Helsinki dove è quotata. “Bypassare lo spazio aereo russo allunga significativamente i tempi di volo verso l’Asia – ha affermato l’amministratore delegato dell’azienda Topi Manner – e, di conseguenza, il trasporto di passeggeri o merci non è più economicamente redditizio o competitivo”. Manner ha tuttavia anche evidenziato come lo Stato finlandese, azionista di maggioranza con oltre il 63% della compagnia, ritenga Finnair una società di interesse strategico. “In questo nuovo contesto – ha aggiunto – noi come azienda riteniamo che collegamenti aerei funzionanti siano ancora più importanti per l’economia finlandese e per la sicurezza degli approvvigionamenti. L’azienda sta valutando diverse soluzioni nel caso la situazione si prolunghi e ha un dialogo attivo con lo Stato finlandese”.
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