I vettori aerei chiedono alla UE meno restrizioni per passeggeri (e merci)
I rappresentanti delle compagnie aeree riuniti nei Bar (Board of Airline Representatives) hanno lanciato un appello ai governi nazionali e all’Ue in cui chiedono di approntare soluzioni digitali transnazionali e armonizzate per rendere “meno problematica” l’esperienza di volo per i passeggeri. Una necessità di semplificazione che avvantaggerebbe anche l’attività di spedizioni di merci, considerato quanto […]
I rappresentanti delle compagnie aeree riuniti nei Bar (Board of Airline Representatives) hanno lanciato un appello ai governi nazionali e all’Ue in cui chiedono di approntare soluzioni digitali transnazionali e armonizzate per rendere “meno problematica” l’esperienza di volo per i passeggeri. Una necessità di semplificazione che avvantaggerebbe anche l’attività di spedizioni di merci, considerato quanto questo segmento di attività stia ‘pagando’ la carenza di capacità belly che solitamente è messa a sua disposizione appunto dai servizi commerciali ‘pax’.
Nel dettaglio, sono 11 le Bar nazionali che si sono appellate ai rispettivi governi, alla Commissione Europea e all’attuale Presidenza del Consiglio Europeo. Tra loro l’italiana Ibar (che raccoglie 54 compagnie attive a livello globale), che per voce del suo presidente Benito Negrini ha dichiarato: “Una soluzione condivisa e digitale permetterebbe di ottenere benefici molto maggiori rispetto alle soluzioni approntate dai singoli Stati”.
Nel concreto, le Bar chiedono “una piattaforma digitale con capacità di condivisione ed analisi dei dati” che consenta “il rapido tracciamento dei soggetti potenzialmente a rischio”. Alcune piattaforme di questo tipo, evidenziano, risultano infatti già implementate da Spagna, Grecia e Regno Unito, ma l’obiettivo delle undici associazioni (le altre firmatarie sono quelle di Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Paesi Bassi, Polonia, Svizzera e Regno Unito) è di avere una sola soluzione “armonizzata e digitale” al posto di quelle “prevalentemente manuali e su supporto cartaceo, attualmente utilizzate dai singoli Stati”.
“La ripresa del traffico aereo è di cruciale importanza per il recupero delle economie sia europee che globali. Dai traffici internazionali di merci agli spostamenti delle singole persone, il trasporto aereo produce effetti vantaggiosi per l’intero tessuto sociale” rilevano le associazioni, chiedendo “l’introduzione di una soluzione digitale transnazionale che rimuova le limitazioni nell’ interesse delle persone e delle aziende”.
Secondo le Bar, questa ‘soluzione’ dovrebbe partire da una analisi dello scenario attuale; includere un piano coordinato di interventi a livello comunitario; prevedere l’implementazione delle Linee Guida per la Ripresa” definite dal protocollo di sicurezza sanitaria di Icao (International Civil Aviation Organization), Easa (European Aviation Safety Agency) ed Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control), così come la redazione di informazioni chiare e non ambigue per i passeggeri. Per ultimo le associazioni segnalano di attendere la piena implementazione del protocollo Take-Off Guidance’ Aviation Health Safety stilato dagli organismi internazionali “così da poter eliminare le misure restrittive che attualmente sono prese in maniera non coordinata e su base individuale”.
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