I lavoratori Dhl di Bergamo preoccupati per il futuro
In un incontro coi sindacati che si è svolto lo scorso 12 novembre, Dhl ha messo in dubbio l’intenzione di trasferire le attività del suo hub di Orio al Serio nella nuova area che sorgerà a nord dello scalo, scatenando così la preoccupazione dei lavoratori, che due giorni fa (25 novembre, ndr) si sono riuniti […]
In un incontro coi sindacati che si è svolto lo scorso 12 novembre, Dhl ha messo in dubbio l’intenzione di trasferire le attività del suo hub di Orio al Serio nella nuova area che sorgerà a nord dello scalo, scatenando così la preoccupazione dei lavoratori, che due giorni fa (25 novembre, ndr) si sono riuniti in assemblea per “chiedere certezze” sul futuro del loro lavoro.
Come spiegava a AIR CARGO ITALY Emilio Bellingardi, direttore generale di Sacbo, la società che gestisce lo scalo, è previsto lo spostamento in un’area a nord dello scalo del cargo gestito dal Caravaggio, con “nuovi magazzini merci e nuovo piazzale antistante e nuova viabilità esterna dedicata”, per un totale di “25.000 mq di magazzini e volumetrie sviluppate per 450.000 mc”.
“Dhl – hanno spiegato due giorni fa in un post Marco Sala di Filt-Cgil, Antonio Scaini di Fit-Cisl e Giacomo Ricciardi di Uil-Trasporti di Bergamo – ha sempre detto che tutti i lavoratori del sito (oltre 500 diretti, più 164 in somministrazione lavoro e 150 in appalto, ndr) sarebbero restati a Bergamo anche se gran parte della lavorazione si sposterà nel nuovo hub. Ma nell’ultimo incontro del 12 novembre l’azienda ha dichiarato che non sarebbe più interessata a entrare nel nuovo cargo center e che ha chiesto a Sacbo di prorogare l’affitto degli spazi che occupa attualmente. E tuttavia sugli spazi attuali grava già una destinazione diversa, secondo il piano di sviluppo dello scalo. Allora il punto è: dove andranno a lavorare queste persone?” si chiedono i rappresentanti dei lavoratori.
Alcune risposte potrebbero arrivare in un incontro tra azienda e le sigle sindacali fissato per il prossimo 4 dicembre. “Oltre ad essere allarmati per i lavoratori Dhl – aggiungono i sindacalisti – siamo preoccupati per lo sviluppo del cargo center e del settore in generale nella provincia di Bergamo”.
Il timore – secondo TrasportoEuropa – è che, se venisse meno uno dei due operatori merci coinvolti nel progetto del cargo center (l’altro è UPS), questo rischi di saltare.
Leggi il post sul profilo Facebook di Filt-Cgil Bergamo e l’articolo di TrasportoEuropa
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