I courier danno i (loro) numeri e chiedono risposte all’Italia (VIDEO)
Roma – A distanza di 10 anni dall’ultima pubblicazione, un nuovo Libro Bianco realizzato da Luiss Buisiness School e dal titolo “Il ruolo dei corrieri aerei internazionali: dall’economia dell’emergenza all’emergenza dell’economia” è stato presentato a Roma da Aicai, l’Associazione Italiana dei Corrieri Aerei Internazionali. Ne fanno parte i tre principali player mondiali del settore: Dhl, […]
Roma – A distanza di 10 anni dall’ultima pubblicazione, un nuovo Libro Bianco realizzato da Luiss Buisiness School e dal titolo “Il ruolo dei corrieri aerei internazionali: dall’economia dell’emergenza all’emergenza dell’economia” è stato presentato a Roma da Aicai, l’Associazione Italiana dei Corrieri Aerei Internazionali. Ne fanno parte i tre principali player mondiali del settore: Dhl, FedEx e UPS.
“Abbiamo fatto questo studio per far comprendere meglio il ruolo dei corrieri aerei internazionali e per segnalare le criticità da superare” ha detto a AIR CARGO ITALY il presidente di Aicai, Alessandro Lega. “La nostra attività serve per agevolare l’export e migliorare la competitività delle impese italiane che esportano”.
Nell’occasione l’associazione ha chiesto al Governo alcune risposte su quattro specifiche criticità: “Servono regole standard e condivise a livello nazionale sugli accessi ai centri urbani (Ztl e in generale limitazioni del traffico), chiediamo di eliminare restrizioni di ogni genere ai voli notturni, vorremmo vedere completamente attuato lo sportello unico doganale dei controlli alla merce e infine servono meccanismi di garanzia contro i fenomeni di scioperi atipici o selvaggi nei centri di smistamento” ha detto Lega.
Secondo i dati di Aicai il comparto dei corrieri espresso occupa oltre 52.000 lavoratori tra indotto e dipendenti diretti, genera un fatturato superiore ai 3 miliardi di euro, opera 300 voli settimanali da e per l’Italia, impiega 7.000 veicoli, cura 133,5 milioni di spedizioni, di cui 28,8 milioni in esportazione. “In un momento in cui non vi sono punti di riferimento offriamo la certezza di network proprietari e di flotte capaci di arrivare dovunque e comunque” ha aggiunto il presidente di Aicai. “I corrieri aerei sono dei facilitatori naturali del business, e le istituzioni devono agevolare la nostra specificità consentendoci di lavorare con regole semplici, chiare e uniformi in campo aeroportuale, doganale e urbano”.
Oltre 52.000 lavoratori tra indotto e dipendenti diretti, un fatturato superiore ai 3 miliardi di euro, 300 voli settimanali da e per l’Italia, 7.000 veicoli, 133,5 milioni di spedizioni di cui 28,8 milioni in esportazione: questi i numeri ‘italiani’ 2019 di Aicai, il cui impatto che si è compreso nella sua interezza proprio in occasione dell’emergenza Covid. Il ruolo anche dei corrieri espresso gli è valso il pubblico riconoscimento di ‘servizio essenziale’ da parte delle istituzioni.
Adesso si affaccia un’altra “emergenza”, quella di un’economia che tra lo shock-Covid e l’imminente attivazione della Brexit è in continua fibrillazione e necessita di un immediato rilancio che i soci Aicai sono pronti ad affrontare. “Solo il 2,9% delle imprese nazionali esporta e i corrieri aerei si propongono quindi come facilitatori per le imprese, specie per le Pmi che generalmente non dispongono dei mezzi necessari per sostenere i costi connessi all’internazionalizzazione” sostiene l’associazione.
“L’insieme delle dinamiche analizzate ci ha permesso di identificare le policy necessarie a supportare il settore e più in generale l’export delle PMI, all’indomani di un’emergenza sanitaria che ha accelerato la trasformazione digitale del Paese. Sostenibilità e semplificazione sono le linee guida di questo piano di intervento per il mondo dei corrieri aerei espressi, in termini sia di transizione verso veicoli a minor impatto ambientale, sia di semplificazione normativa, di regole uniformi che facilitino la pianificazione degli investimenti negli hub aeroportuali nazionali e di una regolamentazione più efficiente” ha concluso Matteo Caroli, Associate Dean for Internationalisation Luiss Business School.
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