Subconcessionari e e-commerce complicano gli investimenti negli aeroporti
Alcuni giorni fa, in occasione dell’assemblea di Confetra, il presidente dell’Enac (Ente nazionale Aviazione civile) era stato chiaro: “Nel cargo si nota uno scostamento più marcato fra gli investimenti infrastrutturali previsti nel Piano nazionale aeroporti e quelli effettivamente realizzati”. Questo è quanto risulta infatti dal Report “Stato degli investimenti infrastrutturali per gli aeroporti nazionali anno […]
Alcuni giorni fa, in occasione dell’assemblea di Confetra, il presidente dell’Enac (Ente nazionale Aviazione civile) era stato chiaro: “Nel cargo si nota uno scostamento più marcato fra gli investimenti infrastrutturali previsti nel Piano nazionale aeroporti e quelli effettivamente realizzati”. Questo è quanto risulta infatti dal Report “Stato degli investimenti infrastrutturali per gli aeroporti nazionali anno 2018” appena pubblicato sul sito dell’ente e dove sono riassunti gli aggiornamenti relativi agli investimenti 2018 effettuati dalle società di gestione degli aeroporti italiani con cui è stato sottoscritto il Contratto di Programma o è stato approvato il piano quadriennale degli interventi.
In generale il report evidenzia che “anche nel 2018 è continuata l’attuazione di significativi investimenti infrastrutturali sugli aeroporti italiani: per quanto riguarda lo scenario complessivo nazionale, rispetto a una previsione di investimento di circa 948 milioni di euro nel 2018, il livello di spesa effettiva ha raggiunto i 536 milioni di euro, raggiungendo una soglia di 2,2 miliardi di Euro di investimenti dal 2015 al 2018. In termini percentuali, quindi, lo scorso anno il rapporto tra realizzato e pianificato è risultato pari al 56%” scrive Enac in una nota.
Nel capitolo del report dedicato alle infrastrutture dedicato alle merci si legge che “per il settore air cargo si registra uno scostamento più marcato tra gli investimenti previsti e quelli realizzati; questo perché al ritardo nella conclusione dell’iter approvativo si somma la complessità di avere un soggetto aggiuntivo nel processo di progettazione e realizzazione delle opere, ovvero il sub concessionario operante nel settore cargo. Infatti, mentre per la maggior parte degli investimenti la
progettazione è gestita dalla stessa società di gestione, per questa categoria di opere la progettazione è curata direttamente dal soggetto terzo”.
Inoltre Enac aggiunge: “Oltre a quanto sopra rappresentato, va registrato che il trasporto delle merci in Italia (come in realtà nel resto del mondo) è in fase di transizione, in quanto sta passando dalle forme tradizionali di spedizione e dai primordiali metodi per l’e-commerce, alle attuali modalità di consegna rapida, entro le 24 ore; il tutto in uno scenario globale che vede una crescente domanda di
traffico in questo settore. Questa transizione sta richiedendo quindi una modifica che riguarda anche le infrastrutture di supporto all’air cargo e alla loro pianificazione”. Proprio per dare un indirizzo strategico e programmatico alle attività cargo all’interno della rete di trasporto aereo nazionale, “il MIT ha fornito un atto di indirizzo all’ENAC finalizzato alla redazione di uno studio propedeutico all’approvazione di un Piano Nazionale per il cargo aereo”.
Leggi il Report: “Stato degli investimenti infrastrutturali per gli aeroporti nazionali anno 2018”
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