Gucci trasferisce la logistica dalla Svizzera a Trecate
Kering – gruppo cui fanno capo alcuni dei più importanti brand del settore della moda, da Gucci a Bottega Veneta passando per Saint Laurent e Balenciaga – sposterà il cuore delle sue attività logistiche dal Canton Ticino all’Italia, andando a stabilirsi a Trecate, in provincia di Novara. In una nota il gruppo, controllato dal magnate […]
Kering – gruppo cui fanno capo alcuni dei più importanti brand del settore della moda, da Gucci a Bottega Veneta passando per Saint Laurent e Balenciaga – sposterà il cuore delle sue attività logistiche dal Canton Ticino all’Italia, andando a stabilirsi a Trecate, in provincia di Novara.
In una nota il gruppo, controllato dal magnate francese François-Henri Pinault, ricorda di avere avviato la sua attività in Svizzera, paese dove ora conta circa 20 magazzini, una ventina di anni fa e di avere inaugurato il suo hub di Sant’Antonino nel 2014 per rispondere alla cresente necessità di spazio. Tuttavia la crescita degli ultimi anni avrebbe portato alla saturazione anche questa struttura, spingendo infine Kering alla decisione di centralizzare le attività in un unico polo logistico appunto con sede a Trecate, vicino a Novara.
Al riguardo, va anche ricordato che le attività della controllata logistica svizzera del gruppo, la Luxury Goods International (LGI), sono state al centro di un’indagine dell’Agenzia delle Entrate italiana che ipotizzava l’esistenza di una stabile organizzazione in Italia del gruppo nel periodo compreso tra il 2011 e il 2017. Il procedimento, riferisce la stessa Kering si è concluso pochi giorni fa con il raggiungimento di un accordo con il fisco italiano che prevede da parte del gruppo di Pinault il pagamento di tasse, sanzioni e interessi per l’ammontare di circa 1,25 miliardi di euro.
Tornando al trasferimento, Kering spiega che questo verrà “attuato gradualmente nei prossimi tre anni, a partire dal 2020 sino al 2022”. Le strutture logistiche oggi presenti in Ticino continueranno ad operare, seppur con una sostanziale riduzione delle attività con conseguente ridimensionamento del personale impiegato, che secondo quanto riferito da diverse testate locali dovrebbe passare dagli attuali 800 a 400 addetti.
Secondo le testate locali, l’abbandono (seppure solo parziale) del Canton Ticino da parte di Kering, che segue quello di Armani del 2016, potrebbe preludere alla fine della Fashion Valley, il distretto del Canton Ticino in cui si sono insediate diverse realtà del settore dell’alta moda.
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