Gli handler aerei temono il collasso del comparto
Quattro tra i maggiori handler aeroportuali presenti in Europa – ovvero Swissport, Menzies, dnata e WFS, questi ultimi due attivi anche in Italia – hanno lanciato un grido d’allarme al governo del Regno Unito nel quale dicono di temere il collasso del loro settore a causa dell’impatto dell’epidemia di Covid-19. Una situazione per certi versi […]
Quattro tra i maggiori handler aeroportuali presenti in Europa – ovvero Swissport, Menzies, dnata e WFS, questi ultimi due attivi anche in Italia – hanno lanciato un grido d’allarme al governo del Regno Unito nel quale dicono di temere il collasso del loro settore a causa dell’impatto dell’epidemia di Covid-19.
Una situazione per certi versi paradossale, considerato l’apporto fornito da questi stessi operatori nella gestione dell’emergenza, come nel caso degli approdi di voli carichi di materiale medico-sanitario anche in Italia.
Nella missiva, le quattro società spiegano di contare insieme per circa il 90% delle spedizioni movimentate negli scali britannici, e di fornire altri servizi essenziali per tutta la supply chain. Il punto è però, ovviamente, che circa “il 95% dei voli” non sta operando e quindi non genera entrate.
Come chiarito da Craig Smyth, amministratore delegato di Worldwide Flight Services, sulle pagine di Lloyd’s List, il problema ovviamente non si limita al Regno Unito, e quindi lo stesso messaggio è stato condiviso con gli esecutivi di altri paesi europei, in particolare Francia, Spagna, Germania, Belgio, Irlanda e Paesi Bassi. La richiesta avanzata è quella di un aiuto a sostegno dell’occupazione (Menzies nei giorni scorsi ha comunicato l’intenzione di procedere con 17.500 licenziamenti, oltre la metà della sua forza lavoro) ma non solo: Jason Holt, a capo della divisione Europa Occidentale di Swissport, ha parlato di misure che riguardino anche tassazione e flessibilità operativa.
Holt ha aggiunto: “L’industria aerea è un triangolo di compagnie, aeroporti e servizi di handling. Senza società di movimentazione merci, le supply chain internazionali smetteranno di funzionare durante la pandemia e sarà impossibile il recupero una volta superato il Covid-19″. Il comparto, secondo il manager, “è solido e competitivo in tempi normali. Abbiamo scelto di riunirci come un’unica voce in queste circostanze straordinarie per chiedere di ricevere il sostegno essenziale e urgente di cui abbiamo bisogno per garantire che gli aerei possano continuare a volare”.
Leggi l’articolo di Lloyd’s List
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