Giunto al termine il rapporto di Massimo Roccasecca con Save e aeroporto di Brescia
L’esperto manager è comunque intervenuto al 1° Forum di AIR CARGO ITALY per commentare i trend attuali per il mercato del cargo aereo in Italia
Malpensa – Prendendo la parola nel corso della prima sessione del Forum di Air Cargo Italy che si è svolto a Malpensa, Massimo Roccasecca ha annunciato la sua fuoriuscita dai ruoli di cargo manager ricoperti in Save (e in particolare nell’aeroporto di Brescia), avvenuta “48 ore prima” per volere della società di gestione.
Nella sola veste dunque di “esperto di settore”, il manager ha però comunque partecipato ai lavori del convegno proponendo anche una sua valutazione del ruolo che dovrà ricoprire l’aeroporto di Montichiari: “Dovrà collaborare con Malpensa, rispetto al quale potrà fungere da scalo alternativo in caso di backlog” ha evidenziato Roccasecca, rilevando tuttavia come questa sinergia non sia stata ricercata dallo scalo milanese nemmeno nel suo massimo momento di difficoltà della sua storia recente in ambito merci ovvero durante la congestione che ha bloccato Mle-BCube nel dicembre del 2021.
Al di là di questa funzione l’aeroporto D’Annunzio, ha ricordato Roccasecca che lo ha guidato dal 2018, nel corso degli ultimi anni è diventato “una presenza” nel panorama cargo aereo nazionale, assumendo un ruolo già di primo piano riconosciuto anche dalla bozza di Piano nazionale aeroporti, di cui Roccasecca ha detto di aver apprezzato il “coraggio di aver fatto delle scelte”.
Oltre a selezionare lo scalo bresciano tra i 9 aeroporti di riferimento per lo sviluppo del traffico merci in Italia, il documento gli aveva anche riservato particolari parole di elogio in quanto collocato “al centro della Pianura Padana ed equidistante dai territori più produttivi del nostro paese”.
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