Giachero: “Necessario un socio di crociere o aviation al Colombo per far decollare il cargo”
A pochi giorni dalla spedizione verso la Guinea Equatoriale, il presidente di Goas Giachero traccia le condizioni per lo sviluppo dell’aeroporto di Genova
Il 2025 del consorzio Goas è partito col piede giusto, segnato da una spedizione dall’aeroporto di Genova di un carico composto da diversi colli verso la Guinea Equatoriale a bordo di un Boeing 767 ER300
Il lavoro da fare per permettere allo scalo ligure di decollare nel cargo, ha evidenziato ad AIR CARGO ITALY il suo presidente Andrea Giachero, è però ancora molto e deve vedere impegnati non solo il consorzio, ma anche le istituzioni. “La nostra azione commerciale – spiega – sta continuando. Non solo verso i tradizionali vettori europei, ma anche verso compagnie cargo e operatori dell’e-commerce. Vogliamo vedano il nostro scalo come un’alternativa strategica data la congestione dei principali hub”.
Se la fase promozionale prosegue, portata avanti dagli operatori privati, necessario però è anche un cambio di passo anche del pubblico, che secondo il presidente di Spediporto e Goas non può avvenire se non tramite “l’ingresso di uno o più partner privati”, che rappresenterebbe “un aspetto essenziale per lo sviluppo dei flussi di mobilità e, conseguentemente, per il potenziamento del cargo”.
Un passaggio in linea con quanto già comunicato dal presidente della società di gestione dello scalo, Enrico Musso, che ha recentemente confermato l’obiettivo di avviare nel 2025 la gara per la privatizzazione del Cristoforo Colombo, ribadendo la necessità però di far entrare un “socio imprenditore”, tramite cessione di quote dei soci attuali o un aumento di capitale, con percentuali ancora da stabilire.
Al riguardo Giachero ha più precisamente auspicato l’arrivo di “uno o più partner industriali legati al settore delle crociere o dell’aviation nel capitale” del Colombo, come condizione “strategica e fondamentale” per il suo sviluppo.
Del quale, secondo il presidente di Goas, potrebbero beneficiare le aziende del territorio, inteso come l’intero Nord Ovest. “Sebbene aeroporti come Milano Malpensa gestiscano una quota significativa del traffico merci nazionale, l’aeroporto di Genova offre vantaggi competitivi unici grazie alla sua posizione integrata con il porto e ai recenti sviluppi infrastrutturali”. Tra questi il presidente degli spedizionieri genovesi ha sottolineato la presenza di una pista lunga 3.066 metri e larga 45 metri che consente l’atterraggio di aeromobili come Boeing 777 e An-124, ma anche l’operatività 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.
Insomma le risorse per attrarre interesse, anche in una logica di complementarietà rispetto alla stessa Malpensa, ci sono. In questo senso una opportunità potrebbe arrivare anche dalla operazione Ita Airways – Lufthansa. “L’iniziativa di Spediporto è anche e soprattutto un invito alla collaborazione per portare il nostro scalo aeroportuale alla dovuta considerazione di vettori e caricatori. Ma – ha concluso al riguardo Giachero – con la collaborazione di tutti e nessuno escluso”.
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