Furti merci: dal traffico aereo il ‘record’ del 2019
Il problema dei furti di merce lungo la catena logistica sembra aggravarsi di anno in anno. Così dicono i dati di TAPA (Transported Asset Protection Association), associazione nata nel 1997 per contrastare il fenomeno e che ora conta circa 800 soci a livello globale. Secondo il suo ultimo report, quelli messi a segno nel primo […]
Il problema dei furti di merce lungo la catena logistica sembra aggravarsi di anno in anno.
Così dicono i dati di TAPA (Transported Asset Protection Association), associazione nata nel 1997 per contrastare il fenomeno e che ora conta circa 800 soci a livello globale. Secondo il suo ultimo report, quelli messi a segno nel primo semestre del 2019 nella sola area EMEA hanno infatti portato alla sottrazione di cargo per un valore di 55 milioni di euro, ovvero 305mila euro al giorno, un dato che rappresenta una crescita del 5,1% sugli ‘incidenti’ avvenuti nei primi sei mesi del 2018.
Valori che peraltro, secondo Thorsten Neumann, presidente e amministratore delegato di TAPA EMEA, sottostimano enormemente il fenomeno (perché elaborati solo sulle base delle violazioni che vengono riportate sulla piattaforma dell’associazione), la cui entità effettiva potrebbe essere secondo il manager di “diversi miliardi di euro ogni anno” nella regione.
Vittima preferenziale di furti, dal punto di vista delle modalità, è il trasporto via strada (nel secondo trimestre dell’anno i furti da camion o trailer, o di camion e trailer, hanno contato per il 57,4% del totale), ma è dal traffico aereo che arriva quello che è stato il record dello stesso periodo in termini di valore. La maggior sottrazione registrata nel secondo triemstre dell’anno in corso è infatti quella che ha avuto luogo nell’aeroporto di Tirana lo scorso 9 aprile, dove circa 10 milioni di euro in contanti, stipati all’interno di borsoni, sono stati rubati mentre questi erano in procinto di essere caricati a bordo di un aereo di Austrian Airlines diretto a Vienna, che in quel momento era fermo nell’area di stazionamento.
Dal punto di vista geografico, va invece rilevato che l’Italia è tra le 10 nazioni che insieme si sono spartite, nel corso del secondo trimestre dell’anno, il 91% circa dei furti complessivi (in valore) registrati nell’area EMEA, insieme a Francia, Germania, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Russia, Belgio, Romania e Sudafrica.
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