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Fracht Italia ha spedito un boiler negli Usa su un Antonov 124-100 (FOTO – VIDEO)
Lavoro di squadra a Malpensa tra Fracht Italia, Ah Beta – Trans e Volga Dnepr per l’invio negli Stati Uniti di un boiler da oltre 84.000 kg destinato a un impianto petrolifero situato in Iowa. A raccontare nel dettaglio ad AIR CARGO ITALY l’operazione – “la più ‘pesante’ della mia vita professionale!” – è stata […]
Lavoro di squadra a Malpensa tra Fracht Italia, Ah Beta – Trans e Volga Dnepr per l’invio negli Stati Uniti di un boiler da oltre 84.000 kg destinato a un impianto petrolifero situato in Iowa.
A raccontare nel dettaglio ad AIR CARGO ITALY l’operazione – “la più ‘pesante’ della mia vita professionale!” – è stata Laura Voria, responsabile cargo aereo della casa di spedizioni Fracht Italia, che ne ha ricordato innanzitutto i lunghi e complessi preparativi, avvenuti perlopiù durante il mese di agosto.
Le caratteristiche particolari del carico e la sua delicatezza hanno infatti richiesto uno studio accurato, con numerosi momenti di confronto tra i vari operatori coinvolti, inclusa una visita nella sede del produttore (un’azienda lombarda) di rappresentanti della stessa Fracht, di Ah, di Betatrans e di AirBridgeCargo (in rappresentanza di Volga Dnepr) che si è svolta all’inizio di settembre.
Tra gli elementi da evidenziare c’è anche il fatto che oltre al boiler, il carico da spedire negli Usa comprendeva anche la relativa skid (una ‘culla’), realizzata a parte dallo stesso produttore, da 8.900 Kg, per un peso complessivo quindi di 92.900 kg circa.
Il via alle operazioni di trasferimento, riassume Voria, si è avuto lo scorso 10 settembre, quando boiler e skid sono stati caricati separatamente su due diversi mezzi per il viaggio verso Malpensa, una scelta compiuta per permettere il passaggio su strada senza intoppi e per maggiore fluidità.
Dal sito del produttore, i due autoveicoli hanno viaggiato nella notte del 12 settembre, per arrivare la mattina dopo a Malpensa. Nello scalo, il boiler è stato infine ‘travasato’ sul suo skid, e quindi spostato in un’area più defilata dell’aeroporto nella quale (sotto sorveglianza di un servizio di security, assoldato da Fracht) ha atteso l’arrivo del ‘suo’ aereo.
Il quale – un Antonov 124-100 – è quindi atterrato nello scalo varesino il 14 settembre alle 7.45. A quel punto le complesse operazioni preparatorie – supervisionate anche da Vincenzo Mappa, branch manager di Fracht Italia – hanno previsto un ulteriore passaggio fondamentale, e cioè l’approntamento (curato da Volga Dnepr) di una ulteriore skid specifica per il viaggio aereo sulla quale i due pezzi precedentemente combinati sono stati infine collocati e fissati. Poi il trasferimento a bordo del carico con l’impiego di due gru Forti, rispettivamente da 250 e 350 tonnellate di capacità di sollevamento.
E infine il decollo, alle 21 del 14 settembre, alla volta dell’aeroporto di Lincoln, in Nebraska, dove il carico di boiler e culla è stato sbarcato e si è avviato – questa volta restando ‘unito’ – verso la sua destinazione finale.
Anche Volga Dnepr ha celebrato il successo dell’operazione, aggiungendo qualche ulteriore dettaglio in particolare rispetto al volo, durato due giorni e composto in totale da 5 tratte con stop intermedi a Liege, Keflavik, Gander e Bangor, scalo quest’ultimo inserito nella rotazione per “poter godere di procedure doganali più fluide”. Ekaterina Andreeva, direttore commerciale della compagnia russa, ha descritto l’operazione come uno dei “progetti più memorabili” del vettore degli ultimi anni per via di “un caricamento impegnativo, una rotazione complessa, la realizzazione di una ‘culla’ ad hoc, la fornitura da parte di Volga Dnepr di equipment speciale”.