Forte calo delle spedizioni aeree europee ad aprile (-14,4%)
Le spedizioni aeree globali continuano a piegarsi sotto i colpi della guerra. Dopo il calo del -5,2% segnato a marzo (-11,1% per quelle europee), il settore ad aprile – stando alle rilevazioni di Iata – ha subito un declino della domanda pari al -11,2% complessivo (sullo stesso mese del 2021), su cui ha avuto il […]
Le spedizioni aeree globali continuano a piegarsi sotto i colpi della guerra. Dopo il calo del -5,2% segnato a marzo (-11,1% per quelle europee), il settore ad aprile – stando alle rilevazioni di Iata – ha subito un declino della domanda pari al -11,2% complessivo (sullo stesso mese del 2021), su cui ha avuto il suo peso anche il perdurare dei contagi di variante Omicron in Asia. Anche in questo caso il Vecchio Continente ha vissuto una flessione peggiore della media, arrivando a un – 14,4%. Rispetto all’aprile 2019 tuttavia i volumi globali risultano in calo ma solo dell’1%.
Nel mese la capacità di stiva globale è stata inferiore del 2% a quella dello stesso mese dello scorso anno (quella europea solo dello 0,2%), in lieve calo dunque rispetto a quella che era disponibile a marzo. Molto marcata la ‘perdita’ avvertita in Asia, dove è stata pari al -19,4%.
Il contesto, osserva Iata, è stato caratterizzato da un calo della domanda e degli scambi commerciali mondiali, in tutti i mercati eccetto quello statunitense. “La combinazione della guerra in Ucraina e dei lockdown legato al Covid-19 in Cina hanno fatto aumentare i costi del’energia, intensificato le difficoltà delle catena di approvvigionamento e alimentato l’inflazione” ha osservato il direttore generale di Iata Willie Walsh. “Ma con l’allentamento delle restrizioni da parte della Cina, c’è spazio per un certo ottimismo e lo squilibrio tra domanda e offerta mantiene alti i rendimenti”.
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