Fedex valuta il taglio di 2.000 posti di lavoro in Europa
L’intervento interesserà addetti impiegati in attività di back office e commerciali
Fedex sta considerando di tagliare tra i 1.700 e i 2.000 posti di lavoro in Europa, nel tentativo di contenere i costi mentre affronta un calo della domanda. Lo ha annunciato lo stesso gruppo statunitense, precisando che l’intervento – relativo a posizioni di back office e commerciali – avverrà nel rispetto delle legislazioni locali e prevederà l’avvio di processi di consultazione. Alcune attività che ad oggi sono svolte in tutta l’area – ha aggiunto – verranno consolidate per essere ubicate in centri di attività selezionati situati nei paesi “meglio allineati” alle esigenze dell’azienda e al suo attuale approccio in materia immobiliare.
Secondo quanto riportato da Reuters, i tagli si definiranno nell’arco di 18 mesi e si tradurranno inizialmente in costi ante imposte tra i 250 e i 375 milioni di dollari tra spese legale e benefit di buona uscita. Gli effetti positivi sui conti dell’azienda si vedranno dall’anno fiscale 2027 e si concretizzeranno in un risparmio annuo stimato tra i 125 e i 175 milioni di dollari.
Considerando che Fedex conta attualmente circa 52mila addetti in Europa – ha rilevato AirCargoNews – i tagli interesseranno circa il 3-4% dell’attuale forza lavoro.
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