Falsa partenza per le spedizioni aeree globali (-14,9%)
Peggiori della media (-20,4%) le performance europee
Gennaio da dimenticare per le spedizioni aeree globali. Secondo i dati di Iata, il primo mese del 2023 si è chiuso con volumi inferiori del 14,9% a quelli di un anno prima, a fronte di una disponibilità di stiva maggiore nella misura del 3,9% per via del costante ritorno dei voli passeggeri.
Come spesso è accaduto negli ultimi mesi e anni, le performance europee, anche come conseguenza della guerra in Ucraina, sono state al di sotto della media mondiale, segnando un calo della domanda del 20,4% (e una stiva in tendenza contraria, ovvero in declino del 9,3%), in peggioramento anche rispetto ai risultati del dicembre 2022 (-19,4%).
Nonostante questo andamento, i prossimi mesi potrebbero però non essere troppo cupi. “C’è terreno solido per un cauto ottimismo sul trasporto aereo di merci” ha commentato Willie Walsh, direttore generale di Iata. “I rendimenti rimangono superiori a quelli pre-pandemia. E l’uscita, molto più rapida del previsto, della Cina dalla sua politica zero Covid sta stabilizzando le condizioni di produzione nel più grande mercato di origine delle spedizioni aeree”, sostenendo secondo Walsh anche la domanda.
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