Ernest Airlines verso un possibile ritorno in pista
Passeggeri e merci potrebbero tornare presto a viaggiare con Ernest Airlines, anche se non verso quei paesi dell’Europa dell’Est che fino a qualche mese fa rappresentavano la specialità della compagnia. Il vettore low cost, attivo appunto nei collegamenti con Ucraina e Albania, nel dicembre del 2019 si era visto sospendere dall’ENAC la licenza di esercizio […]
Passeggeri e merci potrebbero tornare presto a viaggiare con Ernest Airlines, anche se non verso quei paesi dell’Europa dell’Est che fino a qualche mese fa rappresentavano la specialità della compagnia.
Il vettore low cost, attivo appunto nei collegamenti con Ucraina e Albania, nel dicembre del 2019 si era visto sospendere dall’ENAC la licenza di esercizio di trasporto aereo, al solo scopo – precisava l’ente – “di consentire alla compagnia di riproteggere i passeggeri già in possesso di un titolo di viaggio, provvedendo, al contempo, alla necessaria informativa all’utenza per gli eventuali voli cancellati”, e dunque non per ragioni di sicurezza.
Il provvedimento aveva avuto effetto dalla metà del gennaio 2020, mentre nel successivo mese di febbraio, riferiva Malpensa24, per la compagnia italiana – è stata infatti fondata a Milano nel 2015 – era quindi arrivata la richiesta di concordato preventivo.
Secondo quanto riferito da Teleborsa, per Ernest Airlines ora è allo studio un possibile ritorno in attività. L’ipotesi sarebbe stata trattata in un incontro tra il presidente della società, Chady El Tannir, e alcuni rappresentanti sindacali. Stando a quel che riporta l’agenzia, ad oggi Ernest avrebbe perso 28 dei 35 slot posseduti in precedenza, e forse anche per questo motivo il nuovo progetto verterebbe sulla trasformazione della compagnia in “vettore aereo regionale italiano con una flotta di proprietà composta da ATR72-600, fino a 16 aeromobili da acquisire nell’arco di quattro anni, e un network di oltre 70 destinazioni”.
L’iter per il ritorno in pista prevederebbe “l’approvazione entro fine settembre del piano industriale”, che poi “dovrà essere depositato presso il Tribunale di Milano, e il primo volo a metà dicembre 2020”, mentre “le basi operative saranno, nell’ordine, Fiumicino, Bergamo, Parma, Ancona, Bari”. Nel progetto di rilancio sarebbe coinvolto anche un fondo di investimento.
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