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Enac: “Potenziare il cargo aereo in Sicilia per l’export di agroalimentare”
Nei giorni scorsi si è tenuto a Palermo un convegno intitolato ‘Imprese di spedizioni internazionali: un valore aggiunto per la sicurezza dell’eccellenza agroalimentare del territorio’, organizzato dall’Associazione Siciliana Operatori Spedizionieri e Logistica (associazione aderente a Fedespedi), in collaborazione con Fedespedi e Confetra Sicilia. L’evento, patrocinato dal Consiglio Nazionale degli Spedizionieri Doganali (Cnsd), Associazione Italiana Professionisti […]
Nei giorni scorsi si è tenuto a Palermo un convegno intitolato ‘Imprese di spedizioni internazionali: un valore aggiunto per la sicurezza dell’eccellenza agroalimentare del territorio’, organizzato dall’Associazione Siciliana Operatori Spedizionieri e Logistica (associazione aderente a Fedespedi), in collaborazione con Fedespedi e Confetra Sicilia. L’evento, patrocinato dal Consiglio Nazionale degli Spedizionieri Doganali (Cnsd), Associazione Italiana Professionisti Security Aziendale (Aipsa) e Fondazione Pietro Barbaro, è stata un’occasione importante per fare il punto su numeri e specificità del mercato agroalimentare siciliano e sul ruolo che le imprese di spedizioni internazionali rivestono quali consulenti a 360° gradi in grado di valorizzare le potenzialità – “ancora in parte inespresse” – delle eccellenze del territorio sui mercati internazionali.
Il professor Marco Romano dell’Università di Catania ha evidenziato sul punto che “sono 67 le tipologie di prodotti dell’agroindustria con denominazioni di qualità della regione Sicilia: un valore record rispetto alla media di 40 denominazioni di qualità delle altre regioni italiane. Tuttavia, i prodotti ‘Made in Sicily’ spesso faticano a raggiungere i mercati esteri in ragione del tessuto imprenditoriale della filiera regionale: una molteplicità di piccole e microimprese, il 90% delle quali ha meno di 15 addetti, di cui solo una minoranza è dedita all’export. Da un’indagine condotta su oltre 200 aziende siciliane che operano in questa filiera produttiva emerge, infatti, una bassa propensione all’internazionalizzazione che riguarda solo 40 imprese”.
Tra i vari relatori intervenuti ha preso la parola anche Marco Di Giugno, General counsel di Enac, sottolineando in chiusura di convegno “la necessità di potenziare il ruolo del cargo aereo nel settore dell’agroalimentare che ancora oggi è il comparto che meno utilizza la modalità di trasporto aerea, soprattutto per i flussi in export”. LEGGI l’articolo completo su SHIPPING ITALY