Enac fa chiarezza sugli aeroporti italiani aperti e chiusi
In applicazione del decreto ministeriale numero del 12 marzo col quale, a seguito dell’emergenza Covid-19, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha limitato l’operatività del sistema aeroportuale italiano, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) ha chiarito quali sono gli scali aeroportuali aperti e quali no. “Devono garantire l’operatività aeroportuale senza limitazioni le società di […]
In applicazione del decreto ministeriale numero del 12 marzo col quale, a seguito dell’emergenza Covid-19, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha limitato l’operatività del sistema aeroportuale italiano, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) ha chiarito quali sono gli scali aeroportuali aperti e quali no.
“Devono garantire l’operatività aeroportuale senza limitazioni le società di gestione degli
aeroporti inclusi nell’art. 2 comma 1 del decreto: Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Catania,
Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Palermo,
Pantelleria, Pescara, Pisa, Roma Fiumicino, Torino, Venezia Tessera e Roma
Ciampino per i soli voli di stato, trasporti organi, canadair e servizi emergenziali” si legge nella comunicazione dell’ente.
L’elenco prosegue poi, invece, con gli scali chiusi: “Le società di gestione degli aeroporti non inclusi nell’art. 2 comma 1 del decreto, Milano Linate, Bergamo Orio al Serio, Verona, Firenze, Roma Ciampino, Reggio Calabria, Brindisi, Trieste e Treviso limiteranno la propria operatività a partire dal 14 marzo 2020, ad eccezione di Milano Linate che inizierà lo stop temporaneo da lunedì 16 marzo. In tutti gli aeroporti verranno comunque garantite alcune attività tra cui le esigenze operative di voli cargo e posta, nonché di voli di Stato, di Enti di Stato, di emergenza sanitaria o di emergenza di altro tipo”.
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