Negli ultimi giorni questi soggetti hanno presentato le proprie offerte vincolanti che costituiscono un impegno irrevocabile a partecipare alla gara che porterà all’acquisizione del 51% delle quote di Aerdorica. Tuttavia, l’offerta del player spagnolo è arrivata fuori tempo massimo e verrà quindi esclusa.
Intanto ieri Aerdorica ha depositato al Tribunale fallimentare di Ancona il piano concordatario per evitare il fallimento e garantire la continuità aziendale, che prevede appunto l’ingresso del privato nel capitale e contempla i 25 milioni di euro di ricapitalizzazione della Regione come copertura finanziaria, benché ancora al vaglio di Bruxelles in quanto a rischio di aiuto di Stato. Una delle condizioni richieste dall’Ue per sbloccare i fondi è proprio quella dell’ingresso di un privato disposto a investire nella ristrutturazione e rilancio dello scalo con almeno 15 milioni di euro.
Attualmente il capitale di Aerdorica è in mano a Regione Marche (89,68%), Banca delle Marche (3,05%), Camera di Commercio di Ancona (2,91%), Comune di Ancona (0,40%), Provincia di Ancona (1,89%), Provincia di Pesaro (0,03%) e Provincia di Ascoli Piceno (0,77).
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