Domani in programma sciopero e presidio al cargo di Malpensa e a Fiumicino proclamati dalla Cub
La Cub Trasporti ha proclamato per domani 23 aprile 2021 uno sciopero generale del comparto aereo-aereoportuale-indotto dalle 13 alle 17 che culminerà, per quel che riguarda i lavoratori dei due aeroporti milanesi, in un presidio alla Cargo City di Malpensa e a Roma in una analoga iniziativa a Fiumicino T3. Le ragioni della manifestazione sono […]
La Cub Trasporti ha proclamato per domani 23 aprile 2021 uno sciopero generale del comparto aereo-aereoportuale-indotto dalle 13 alle 17 che culminerà, per quel che riguarda i lavoratori dei due aeroporti milanesi, in un presidio alla Cargo City di Malpensa e a Roma in una analoga iniziativa a Fiumicino T3.
Le ragioni della manifestazione sono riassunte in un volantino in cui il sindacato mette a confronto le misure disposte dal Governo a sostegno delle aziende del settore e a favore dei lavoratori.
Se per le prime è previsto l’abbattimento del costo del lavoro “attraverso gli ammortizzatori sociali, CIG Straordinaria o CIG in Deroga a seconda della loro convenienza” e “ingenti fondi pubblici” (seppur “in misura maggiore alle Società di Gestione e ad alcuni Vettori, in forma minore alle società di Handling e quasi nulla a tutte le altre società del comparto”), per gli addetti sono invece già in atto licenziamenti collettivi quali quelli di Ernest, Blue Panorama, Norwegian, AirItaly e altri se ne prospettano, in particolare per “Alitalia, handling, servizi, indotto”.
Nel documento tra le critiche all’esecutivo la Cub Trasporti aggiunge il ritardo nell’approntare una riforma degli ammortizzatori sociali per evitare il “perpetuarsi delle attuali disuguaglianze tra lavoratori e lavoratrici e dei differenti oneri per le aziende”, il fatto che finanziamenti e ammortizzatori sociali non siano condizionati “al mantenimento dei livelli occupazionali, all’abbattimento della precarietà, alla cancellazione dei subappalti a false cooperative e all’applicazione del Ccnl”, la mancata proroga del blocco dei licenziamenti “fino al ripristino dei livelli di traffico precrisi”, il perseguimento di una politica di privatizzazione e liberalizzazione del comparto “a tutto vantaggio dei grandi gruppi di vettori multinazionali, delle compagnie aeree low-cost e delle società di gestione aeroportuale”.
Come accennato sopra, lo sciopero generale nazionale, proclamato per domani 23 aprile dalle 13 alle 17, coinciderà con un presidio alla Cargo City di Malpensa e a Fiumicino T3 nello stesso orario.