Dicembre sprint per il cargo aereo globale: 2021 chiuso a +6,9% sul 2019
Il 2021 delle spedizioni aeree si è chiuso con volumi in aumento del 6,9% sul 2019 (e del 18,7% sul 2020), nonostante una capacità inferiore ancora del 10,9% a quella di due anni fa. La crescita è la seconda mai registrata dalle rilevazioni di Iata, avviate nel 1990, ed è più bassa solo di quella […]
Il 2021 delle spedizioni aeree si è chiuso con volumi in aumento del 6,9% sul 2019 (e del 18,7% sul 2020), nonostante una capacità inferiore ancora del 10,9% a quella di due anni fa. La crescita è la seconda mai registrata dalle rilevazioni di Iata, avviate nel 1990, ed è più bassa solo di quella del 20,6% che era stata osservata dall’associazione nel 2010.
A dare il suo contributo a questo andamento è stato anche dicembre, mese in cui il settore ha vissuto una forte risalita (+9,4%) dopo la crescita modesta di novembre (+3,9%). Da evidenziare anche come nell’ultimo mese del 2021 la capacità di stiva globale abbia recuperato terreno, attestandosi su un dato inferiore solo del 4,7% a quello del dicembre 2019. Il mese è stato inoltre caratterizzato da rate di nolo superiori in media quasi del 150% rispetto allo stesso periodo.
In questo quadro, non brillano però le performance europee. I carrier del Vecchio Continente hanno infatti registrato nel 2021 un incremento di volumi del 3,6% rispetto al 2019, a fronte di una disponibilità di stiva inferiore del 17,4%. A dicembre le cose sono comunque andate un po’ meglio, con spedizioni aeree in aumento del 6% su quelle di due anni prima e una capacità inferiore del 5,9%.
Commentando i risultati, Willie Walsh, direttore generale Iata, ha parlato del 2021 come di un anno “stellare” per il trasporto aereo delle merci. “A molte compagnie ha fornito una fonte vitale di entrate poiché la domanda di passeggeri è rimasta in stallo a causa delle restrizioni di viaggio dovute al Covid-19. Le opportunità di crescita, tuttavia, sono andate perse a causa della carenza di manodopera e delle difficoltà in tutto il sistema logistico”. Meglio come già visto è andato dicembre quando “i volumi sono diminuiti dopo la fine del picco delle spedizioni che si è visto prima delle vacanze di Natale”, mentre i voli passeggeri inseriti in occasione delle festività hanno portato a un incremento della stiva (belly cargo) disponibile. Secondo Iata in ogni caso anche le attuali condizioni economiche, tra cui la perdurante competitività dei noli in rapporto a quelli del trasporto via mare, lasciano intravedere anche un 2022 “forte” per il settore del cargo aereo.
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