Decolla la capacità di stiva tra Europa e Stati Uniti
La voglia di tornare a viaggiare dei cittadini occidentali sta spingendo la capacità delle rotte tra Europa occidentale e Stati Uniti a livelli superiori addirittura a quelli del 2019 e parallelamente i noli a calare. Secondo Xeneta, la disponibilità di spazio di carico sugli aerei in servizio tra le due sponde dell’Atlantico è cresciuta addirittura […]
La voglia di tornare a viaggiare dei cittadini occidentali sta spingendo la capacità delle rotte tra Europa occidentale e Stati Uniti a livelli superiori addirittura a quelli del 2019 e parallelamente i noli a calare.
Secondo Xeneta, la disponibilità di spazio di carico sugli aerei in servizio tra le due sponde dell’Atlantico è cresciuta addirittura del 21% tra la metà di marzo e la fine di aprile. Sulle stesse tratte la società di analisi ha osservato, nello stesso periodo di riferimento, un declino della domanda in termini di volume (-1,4%) e peso (-6%), che ha portato il load factor per i voli in westbound ad assestarsi a fine aprile al 67% (in aumento però rispetto al 63% della settimana precedente). Il parametro ha toccato livelli più bassi in direzione inversa, assestandosi su un 57% a fine aprile.
La maggior disponibilità di stiva ha avuto un effetto sui noli spot, che secondo il responsabile della divisione aerea della società di analisi, Niall van de Wouw, dall’Europa verso gli Usa sono ora pari a 4,1 dollaro per kg (contro i circa 5,9 stabiliti in media nei contratti di lunga durata firmati negli ultimi tre mesi). Più basse ancora le tariffe per la tratta inversa, dove i noli spot sono visti ora in media a 1,5 dollari per kg (a fronte dei 2,3 dei contratti long term).
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