“Contro la crisi di capacità gli spedizionieri sono diventati compagnie aeree”
Le difficoltà che stanno affliggendo, seppur con cause e modalità diverse, il trasporto marittimo e quello aereo hanno portato gli spedizionieri in questi mesi a tentare iniziative inedite, tra cui trasformarsi in vettori. Se Geodis, Dsv e Bollorè sono ‘scesi in campo’ in ambito marittimo, diventando noleggiatori di navi per far fronte al caro-noli, altri […]
Le difficoltà che stanno affliggendo, seppur con cause e modalità diverse, il trasporto marittimo e quello aereo hanno portato gli spedizionieri in questi mesi a tentare iniziative inedite, tra cui trasformarsi in vettori. Se Geodis, Dsv e Bollorè sono ‘scesi in campo’ in ambito marittimo, diventando noleggiatori di navi per far fronte al caro-noli, altri si sono “trasformati in compagnie aeree”. La considerazione è di Bruno Bergonti, a capo della divisione Business Developement Life Science & Healthcare della filiale italiana di Dhl Global Forwarding ed è emersa nel corso di un convegno on line organizzato dalla stessa società sul tema della logistica dei prodotti di questo segmento.
Il riferimento del manager di Dhl Global Forwarding (pure parte di un gruppo già dotato internamente di un proprio vettore aereo) è in particolare all’attività svolta dalla stessa società per assicurarsi spazio a bordo in questa fase di contrazione di stiva disponibile. Al problema l’azienda ha ovviato ricorrendo a voli charter (oltre 1.800 dall’avvio della pandemia) non solo in via occasionale, ma operandoli con cadenza settimanale regolare, appunto quindi come una vera e propria compagnia aerea. “Tuttora sono 43 i voli di questo tipo effettuati settimanalmente dall’Europa” ha evidenziato Bergonti.
Restando nell’ambito del trasporto aereo, il manager ha evidenziato che al pari di quello marittimo questo è alle prese con difficoltà legate alle necessità di riposizionamento di Uld e contenitori attivi e al congestionamento degli scali. Quest’ultimo come effetto della scarsità di connessioni disponibili, che tendono a concentrarsi sui grandi hub aeroportuali quali Francoforte, Chicago e Shanghai.
Difficoltà che secondo Carlo De Ruvo, responsabile della divisione Airfreight di Dhl Global Forwarding Italy pure intervenuto all’evento, non potranno risolversi con l’ingresso nel mercato a breve di nuovi aerei freighter e che quindi sono destinate a trascinarsi fino al ritorno alla normalità del traffico aereo passeggeri, che però secondo Iata non avverrà prima del 2025.
Da evidenziare infine, relativamente in particolare al settore pharma & healthcare, che secondo l’azienda una delle tendenze per il futuro sarà il ruolo sempre maggiore del trasporto marittimo, ovviamente per i prodotti per i quali è utilizzabile.
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