Confetra proseguirà la battaglia contro il contributo Art
La confederazione farà ancora pressione sul governo affinché valuti l’opportunità di estendere l’esclusione dalla competenza dell’authority alle attività del settore

“Il ricorso al Tar è stato importante per ribadire la nostra contrarietà all’assoggettamento al contributo Art da parte delle imprese di logistica e spedizione, in attesa di una chiara ridefinizione della disciplina e dei criteri applicativi. L’attività di logistica e spedizione internazionale è già liberalizzata e compiutamente regolata a livello europeo e nazionale: su questo settore l’Art non può, e non potrebbe, esercitare alcuna competenza regolatoria”.
Questa la dichiarazione del presidente di Confetra, Carlo De Ruvo, diffusa a pochi giorni dalla pubblicazione dell’esito negativo del ricorso presentato al Tar Piemonte contro la delibera dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti relativa al contributo per l’anno 2023.
Secondo De Ruvo l’importo del contributo, calcolato in percentuale del fatturato, è “di notevole entità”, “non ha pari con altri paesi della Ue” e “penalizza le imprese italiane”.
Pertanto la confederazione continuerà a promuovere “in tutte le sedi istituzionali competenti” una azione di revisione e delimitazione del ruolo dell’authority, la quale “non può pretendere di autoregolarsi imponendo una contribuzione a settori economici che dovrebbero essere completamente esclusi in quanto né destinatari e né beneficiari della competenza regolatoria dell’Autorità”.
Nella sostanza, la confederazione promette di voler continuare a fare pressioni sul governo affinché dia attuazione all’ordine del giorno approvato due anni fa dal Parlamento che lo impegna a valutare l’opportunità di estendere l’esclusione dalla competenza dell’Art e dal relativo onere contributivo anche alle altre attività di trasporto, logistica e spedizione delle merci e alle attività accessorie e ad esse connesse.
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