Con dazi e incertezza scambi globali merci in calo fino all’1,5% nel 2025
Il Wto rivede al ribasso le stime per l’anno in corso, per il quale invece a ottobre stimava una crescita del 3%
Il valore degli scambi globali di merci calerà nel 2025 dello 0,2%, perlomeno stando allo stato delle cose aggiornato allo scorso 14 aprile. Un eventuale deterioramento dello scenario potrebbe però peggiorare la situazione, portando il declino a toccare il -1,5%.
Lo evidenzia l’ultimo report del Wto, che ha inevitabilmente aggiornato al ribasso le previsioni rispetto alle precedenti stime diffuse lo scorso ottobre (in cui ipotizzava invece un +3%).
In particolare secondo l’organizzazione mondiale del commercio l’entrata in vigore dei cosiddetti ‘dazi reciproci’ (ora sospesi) arriverebbe a pesare negativamente sul quadro per 0,6 punti percentuali, mentre la crescente incertezza delle relazioni commerciali graverà addirittura per 0,8 punti percentuali. L’effetto combinato dei due fattori porterebbe gli scambi merci globali a scendere dell’1,5%.
L’impatto dei dazi, ha sottolineato il Wto, peserà in modo diverso sulle differenti economie del pianeta. Con lo scenario attuale, per il Nord America, questi si tradurranno infatti in un declino del 12,6% delle esportazioni e del 9,6% per le importazioni. Complessivamente, la performance dell’area sottrarrà 1,7 punti percentuali all’andamento degli scambi globali, facendolo volgere in negativo. Questo perché, di contro, il Wto stima invece per l’Asia una modesta crescita (+1,6% in import e in export) e lo stesso fa per l’Europa (+1% per le esportazioni, +1,9% per le importazioni). Anche i contributi delle altre aree, che devono la loro importanza soprattutto alle esportazioni di prodotti energetici, sono stimati a segno ‘più’.
L’escalation del conflitto commerciale Usa-Cina porterà in particolare quest’ultima a redistribuire la sua merce nel resto del mondo (con seri rischi di dumping verso l’Europa, secondo alcuni osservatori), con crescite delle esportazioni di Pechino verso le altre regioni (a eccezione ovviamente del Nord America) tra il 4 e il 9%.
Da rilevare che secondo il Wto, anche se i dazi saranno imposti sugli scambi di merci, i loro effetti si andranno a osservare anche sugli scambi commerciali relativi ai servizi, che nel 2025 cresceranno quindi solo di un modesto +0,4%. Questo varrà in primis per quelli relativi a logistica e spedizioni, la cui domanda sarà naturalmente più debole del previsto. Nel concreto, l’organizzazione ha stimato che il settore dei trasporti crescerà quest’anno solo dello 0,5% (contro una previsione iniziale del +2,9%), mentre nel 2026 si assisterà a un suo +1,7% (a fronte di una precedente stima per un +3,3%).
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