Completato il sestetto di BelugaXl
Consegnato l’ultimo esemplare del maxi freighter di Airbus che il gruppo utilizzerà al servizio della sua produzione
Con la consegna dell’ultimo esemplare, è stato completato il primo sestetto di Beluga Xl realizzato da Airbus per la sua compagnia aerea ‘interna’ Ati.
Successore del Beluga St, rispetto al quale offre un payload superiore del 30%, il mezzo è considerato centrale per dare una accelerata alla produzione degli stessi aeromobili di Airbus, e sarà impiegato nel trasporto dei relativi componenti tra gli 11 diversi stabilimenti europei del gruppo situati in Francia, Germania, Spagna e Regno Unito.
L’arrivo del sesto esemplare segna il completamento di un programma lanciato nel 2014 e che ha portato 1.000 ingegneri a lavorare al progetto servendosi di design, parti ed equipment già impiegati dal gruppo Airbus, con l’obiettivo di velocizzarne la messa in produzione, avvenuta già cinque anni dopo il suo avvio.
Basato sul freighter A330-200, ogni BelugaXL ha un payload di 51 tonnellate e un raggio d’azione di 2.200 miglia nautiche. L’aereo può ospitare fino a 26 piccole automobili, così come la sezione più ampia della fusoliera di un A350 o due ali di un aereo widebody da 30 metri, laddove il suo predecessore poteva accoglierne una sola.
Secondo Airbus, la flotta di Beluga Xl di Ati raggiungerà le 9.500 ore di volo annuali nel 2027, a fronte delle 6.500 toccate nel 2024, potendo operare anche con l’impiego di Saf. Già lo scorso anno, sottolinea il gruppo francese, questo carburante ha contato per oltre la metà di quello impiegato complessivamente da Ati.
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