“Compagnie aeree, fatevi avanti per l’export di ortofrutta da Comiso o Catania”
A pochi giorni dalla prima uscita pubblica di Jonica Airways, compagnia aerea che prevede di debuttare nell’estate 2022 offrendo anche servizi di trasporto al comparto agro-alimentare calabrese, c’è chi invoca l’avvio di una iniziativa analoga che coinvolga la Sicilia sud-orientale. A rivolgersi direttamente ai vettori aerei (o aspiranti tali) è Salvatore La Placa, rappresentante di […]
A pochi giorni dalla prima uscita pubblica di Jonica Airways, compagnia aerea che prevede di debuttare nell’estate 2022 offrendo anche servizi di trasporto al comparto agro-alimentare calabrese, c’è chi invoca l’avvio di una iniziativa analoga che coinvolga la Sicilia sud-orientale.
A rivolgersi direttamente ai vettori aerei (o aspiranti tali) è Salvatore La Placa, rappresentante di Primex, società di import-export della zona, nonché presidente del Consiglio d’Amministrazione di Victoria Aviation Spa, realtà che negli anni scorsi si era anche spesa per la realizzazione di una pista adatta ad accogliere aerei merci a Catania.
Idealmente, spiega a AIR CARGO ITALY La Placa, il progetto dovrebbe prevedere come luogo di carico e di partenza della merce Comiso, o in alternativa, “se può essere più funzionale, anche per economicità”, l’aeroporto di Catania. Al centro dell’attività dovrebbero esserci le importazioni e soprattutto le esportazioni di frutta, verdura e ortaggi prodotti nell’area, verso destinazioni che a suo avviso dovrebbero essere quelle di “Dubai, Bamako, Freetown, Abidjan”.
Secondo La Placa le necessità di trasporto potrebbero essere quantificate nella movimentazione di circa 20.000 kg, per viaggi anche dalla frequenza giornaliera. Nel caso di un aereo merci, “sarà occupato il volume dell’intero aeromobile, altrimenti valuteremo di adeguarci a una pallettizzazione più bassa e meno voluminosa, idonea per gli aeromobili per il trasporto passeggeri”. A occuparsi della gestione della merce e all’arrivo e a destinazione potrebbero essere gli handler già presenti, dopo una verifica che ne accerti le “competenze per questo specifico lavoro”.
L’appello di La Placa arriva in un momento cruciale per l’eventuale virata in direzione cargo dell’aeroporto di Comiso. Lo scorso anno infatti il Comune aveva pubblicato l’avviso per raccogliere manifestazioni di interesse da parte di “uno o più” operatori economici interessati a progettare, sviluppare ed eventualmente anche gestire un’area cargo nello scalo.
Secondo quanto riportato pochi giorni fa da Qds.it, la ricerca ha raccolto quattro adesioni, di cui uno da un operatore estero. Il progetto che sarà giudicato migliore verrà poi posto a base di una gara ad evidenza pubblica.
Nel frattempo lo scalo ha comunque già iniziato a sviluppare le sue attività nel settore delle merci grazie a un accordo tra lo stesso Comune di Comiso e Saoco, la società di gestione dell’aeroporto, finalizzato a offrire un servizio cargo sugli aerei passeggeri che raggiungono lo scalo e all’apertura di un ufficio dedicato. L’iniziativa aveva anche lo scopo dichiarato di “saggiare le potenzialità della domanda del servizio cargo nella sua completa e ampia attivazione”.
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