Cinque tendenze per il 2020 delle spedizioni aeree merci
Dopo avere osservato, come tutti gli addetti ai lavori, un 2019 delle spedizioni aeree caratterizzato da volumi in calo, eccesso di capacità e dal trascinarsi delle guerre commerciali, Asok Kumar, responsabile della divisione airfreight dell’area America di DB Schenker, ha provato a individuare cinque trend per il 2020. Si tratta di cinque tendenze che secondo […]
Dopo avere osservato, come tutti gli addetti ai lavori, un 2019 delle spedizioni aeree caratterizzato da volumi in calo, eccesso di capacità e dal trascinarsi delle guerre commerciali, Asok Kumar, responsabile della divisione airfreight dell’area America di DB Schenker, ha provato a individuare cinque trend per il 2020. Si tratta di cinque tendenze che secondo il manager – che comunque dice di ritenere probabile un “miglioramento del mercato nell’anno a venire – gli operatori dovrebbero tenere sotto controllo per gestire al meglio le loro spedizioni.
Eccole di seguito (la versione completa del post si può leggere qui).
Potrebbe non esserci una peak season. L’alta stagione del cargo aereo – quel momento dell’anno, che in genere dura da agosto a dicembre, nel quale si riscontrano volumi in aumento e scarsa capacità disponibile – nel 2019 non si è ancora verificata e potrebbe non verificarsi nemmeno nel 2020.
I noli aerei resteranno bassi. I caricatori alla ricerca di spazio di carico extra potranno trovare buone opportunità nel 2020, tanto che il prossimo anno il trasporto per via aerea, in certi casi, potrà rappresentare una valida alternativa a quello marittimo.
Le guerre commerciali continueranno a impattare sul mercato. Chiaramente il raggiungimento di tregue o accordi potrebbe invertire questa tendenza ma secondo Kumar, se questo non dovesse avvenire, assisteremo a un trasferimento ancora più marcato dei centri produttivi dalla Cina a paesi come Messico, Vietnam, Tailandia e Malesia.
Attenzione ai colli di bottiglia. Lo spostamento dei centri produttivi verso i paesi sopra citati potrebbe creare scarsa capacità di trasporto aereo da queste aree, e di conseguenza noli più elevati.
Una hard Brexit potrebbe complicare le cose, rendendo più difficili le movimentazioni delle merci da e verso la Gran Bretagna e creando scompensi sul mercato.
Leggi il post sul blog NowThatsLogistics di DB Schenker
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