Chapman Freeborn propone all’Italia aerei cargo in vista della Brexit
Chapman Freeborn, con il supporto del suo agente locale Airnautic Italia, in questi giorni è impegnata a offrire al mercato italiano del trasporto merci gli ultimi aerei disponibili in vista di una temuta ‘hard Brexit’ che potrebbe prendere forma a fine marzo. L’azienda inglese è attiva dal 1973 nella fornitura del servizio di charter aerei […]
Chapman Freeborn, con il supporto del suo agente locale Airnautic Italia, in questi giorni è impegnata a offrire al mercato italiano del trasporto merci gli ultimi aerei disponibili in vista di una temuta ‘hard Brexit’ che potrebbe prendere forma a fine marzo. L’azienda inglese è attiva dal 1973 nella fornitura del servizio di charter aerei e la sua mission è quella di trovare e fornire stiva aerea a chi dovesse averne urgente necessità. Normalmente fra i clienti serviti, oltre alle case di spedizioni e alle imprese manifatturiere, figurano frequentemente anche organizzazioni internazionali, Ong, multinazionali e governi.
In questi giorni, però, il rischio di un ‘No deal’ nel confronto che porterà (salvo sorprese) all’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea sta creando non poca apprensione a chi deve spedire o ricevere merci sull’asse Italia – Regno Unito. In una nota inviata a AIR CARGO ITALY Chapman Freeborn sottolinea che da lungo tempo lavora con il mercato del cargo aereo italiano e che il nostro Paese presenta tutt’oggi potenzialità interessanti in alcune nicchie di mercato delle spedizioni aeree, in particolare project cargo e moda.
Anche per questo l’azienda ricorda di aver nominato recentemente Airnautic Italia come proprio agente sul nostro mercato nazionale con l’obiettivo di incrementare la propria posizione. Andrea Cossutta e Katia Rapanà sono rispettivamente managing director e branch manager di Airnautic, dunque a tutti gli effetti i rappresentanti del broker aereo britannico per il nostro mercato nazionale. “Airnautic avrà un ruolo chiave nella missione di mettere in contatto Chapmann Freeborn con i clienti italiani” sottolinea infatti il direttore cargo Pierre Van der Stichele. Attualmente alcuni aerei Atr72, Antonov 12 a Boeing 767-200F sono attualmente ancora disponibili per il mercato italiano se determinati operatori dovessero averne necessità ma la capacità di stiva andrà chiaramente a ridursi mano a mano che la data della Brexit si avvicina. “Nonostante l’impegno della nostra azienda rimangono pochi aerei cargo disponibili sul mercato, per questo sia Chapman Freeborn che Airnautic stanno invitando i clienti italiani interessati a contattarli prontamente” conclude Pierre Van Der Stichele.