Cargo aereo italiano recupera ancora: a settembre +2,9% sul 2019
Continua, anche se perde un po’ vigore, la crescita delle spedizioni aeree negli aeroporti italiani (nel confronto con il 2019), riavviatasi lo scorso agosto dopo alcuni mesi a segno meno. A settembre, riferisce infatti Assaeroporti, gli scali della Penisola hanno movimentato merci per 94.378 tonnellate, il 2,9% in più rispetto allo stesso mese del 2019 […]
Continua, anche se perde un po’ vigore, la crescita delle spedizioni aeree negli aeroporti italiani (nel confronto con il 2019), riavviatasi lo scorso agosto dopo alcuni mesi a segno meno.
A settembre, riferisce infatti Assaeroporti, gli scali della Penisola hanno movimentato merci per 94.378 tonnellate, il 2,9% in più rispetto allo stesso mese del 2019 (ad agosto la progressione era stata del +6,1%). Un dato che permette ai volumi cumulati nei primi nove mesi dell’anno di raggiungere le 794.569 tonnellate, portandosi così solo al -1,9% di disavanzo rispetto allo stesso periodo del 2019 (mentre rispetto al 2020 il confronto rimanda un +34,8%).
Il dettaglio degli scali maggiori evidenzia ancora una volta le performance più che positive di Malpensa (62.539,4 tonnellate, in questo caso con ‘solo’ un +34,6% nel confronto con il settembre 2019), Bologna (4.664,6 tonnellate, +21,6%) e Brescia (3.670 tonnellate, +26,9%), mentre continuano a perdere terreno Fiumicino (9.893,3 tonnellate, -40,3%) e Venezia (4.276,2 tonnellate, -23,1%).
Passando al risultato progressivo, guardando ancora agli scali più importanti per il cargo aereo spicca la performance di Malpensa, che raggiunge a fine settembre le 544.989,1 tonnellate (erano 405.726,5 nel 2019, +34,3%). Bologna con 36.242,9 tonnellate è in linea con la performance del 2019 (pari a 36.336,8 tonnellate), mentre Brescia con le sue 28.880 tonnellate guadagna circa il 46% (19.741 tonnellate)
In piena crisi invece Fiumicino, che con le sue 75.295,7 tonnellate ha sostanzialmente dimezzato i traffici rispetto al 2019, mentre Venezia con 31.307,5 tonnellate perde circa il 34% rispetto alle 47.821,6 tonnellate di due anni fa.