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Cargo aereo globale riduce le perdite a giugno (-3,4%)
Complessivamente durante la prima metà del 2023 la domanda di trasporto aereo merci è stata inferiore dell’8,1% a quella del primo semestre 2022
Le spedizioni aeree globali a giugno hanno accorciato le distanze rispetto ai numeri del 2022. Secondo i numeri forniti da Iata nel mese la domanda globale, misurata in Ctk (cargo tonne-kilometers), è stata infatti inferiore del 3,4% a quella di un anno prima (nel confronto con lo stesso mese del 2019, il divario si riduce invece al 2,4%), mostrando quindi la minor contrazione anno su anno riscontrata dal febbraio del 2022. Un andamento che però non ha potuto risollevare molto il risultato dell’intero primo semestre 2023, che è infatti andato a chiudersi con una domanda inferiore dell’8,1% a quella della prima metà del 2022.
Al contempo, dal lato della capacità a giugno si riscontra ancora un aumento, ma a ritmi più contenuti rispetto a quelli visti finora. Nel mese questa è stata infatti superiore del 9,7% a quella dello stesso mese del 2022 (e del 3,7% a quella del giugno 2019), dopo tre mesi di crescita a doppia cifra. Nell’insieme del primo semestre 2023, la stiva disponibile è stata superiore del 9,9% a quella della prima metà dello scorso anno.
In questo scenario globale, le performance dell’Europa si sono distinte positivamente. Nel continente, secondo le rilevazioni di Iata, a giugno il calo della domanda è stato infatti più contenuto rispetto a quello medio globale, e pari al 2,8%, mentre la stiva disponibile si è rivelata solo del 4,4% superiore a quella del giugno 2022. Pertanto, il cargo load factor è stato nel mese del 47,6%, contro una media del 43,2%. Guardando invece all’intero semestre, la domanda europea è stata invece inferiore a quella del primo semestre 2022 del 10,2%, mentre la stiva risulta superiore del 2,5%.
Commentando questa timida evoluzione positiva, il direttore generale di Iata ha affermato: “Continuiamo a sperare che le difficili condizioni commerciali del settore del trasporto aereo di merci si attenueranno con l’allentamento dell’inflazione nelle principali economie”.