Buttà e Caccia (Vector): “Cresciamo a doppia cifra, puntiamo sul ‘fresco’ e raddoppiamo le strutture a Castellanza”
Al vertice della classifica italiana degli agenti e degli spedizionieri aerei stilata ogni anno dalla IATA figura regolarmente Vector Spa, azienda di Castellanza (Varese) guidata dalla famiglia Buttà (Roberto, Camilla e Andrea) che si occupa di spedizioni internazionali e di logistica dal 1978. AIR CARGO ITALY ha intervistato Andrea Buttà, direttore commerciale, e Katia Caccia, […]
Al vertice della classifica italiana degli agenti e degli spedizionieri aerei stilata ogni anno dalla IATA figura regolarmente Vector Spa, azienda di Castellanza (Varese) guidata dalla famiglia Buttà (Roberto, Camilla e Andrea) che si occupa di spedizioni internazionali e di logistica dal 1978. AIR CARGO ITALY ha intervistato Andrea Buttà, direttore commerciale, e Katia Caccia, Airfreight operation director, per conoscere più nel dettaglio particolarità e specializzazioni di una delle più importanti società attiva nel cargo aereo in Italia.
Partiamo come sempre dal passato: Dott- Buttà e Dott.ssa Caccia possiamo ripercorrere brevemente l’excursus storico delle attività di Vector nel settore aereo?
“Il traporto aereo è stato il focus principale dell’azienda fin dalla nascita, a seguito dell’ottenimento della licenza IATA nei primi anni ’80. Gli anni ’90 hanno visto il posizionamento della Vector su mercati emergenti quali Corea del Sud, Cina e India, sui quali l’azienda è cresciuta con vigore negli ultimi 15 anni. Nell’ultimo decennio, oltre al consolidamento sui mercati tradizionali, ci siamo spinti verso nuove opportunità che hanno portato agli ottimi risultati del 2017. Ad oggi il trasporto aereo rappresenta circa il 60% dell’attività aziendale, a fronte del 40% del marittimo.”
Che tipo di servizi in concreto offrite nel settore delle spedizioni aeree?
“Offriamo in export servizi di consolidate settimanali per la merce destinata ai nostri mercati principali quali Cina, Corea del Sud e India. L’intera operatività è centralizzata presso i nostri magazzini di Castellanza, così da poter garantire il controllo e la qualità delle attività. Presso i nostri magazzini la merce viene ricevuta, sottoposta a controlli di sicurezza certificati Enac, operata di dogana certificata AEOC e pallettizzata dal nostro staff specializzato. Ci distinguiamo inoltre per l’offerta di servizi espressi , tailor made sulle esigenze della nostra clientela, organizzando ritiri con mezzi dedicati e riservando spazi aerei ‘must go’ per garantire il raggiungimento del risultato richiesto. Nel corso degli anni, sia in export sia in import, ci siamo specializzati su servizi vertical, studiati ad hoc per prodotti speciali ad alto valore aggiunto: dai prodotti dell’alta moda dei maggiori brands del made in Italy, ai prodotti dell’industria farmaceutica, all’industria automobilistica, allo show business e fiere, alla charteristica e al fresco.”
Quanti uffici e quante persone lavorano per il ramo aereo di Vector?
“Tutta l’operatività relativa al prodotto aereo viene svolta presso la sede principale di Castellanza, situata in posizione strategica a soli 20 km dall’aeroporto di Malpensa. L’ufficio conta una trentina di collaboratori operativi export-import che si coordinano con la nostra sede di Vicenza per lo sviluppo del prodotto sul mercato, su un totale di circa 100 impiegati aziendali. In aggiunta contiamo su una squadra di una decina di magazzinieri altamente formati per eseguire al meglio tutte le operazioni relative al trattamento della merce, dalla ricezione alla messa in sicurezza fino alla pallettizzazione.”
Qualche numero sul 2017 in termini di risultati economici e di volumi trasportati via aerea da Vector?
“La produzione registrata nel 2017 si è assestata a 14.816.000 kg per l’Export, di cui 12.630.000 movimentati con vettori Cass, e 2.100.000 kg per l’import, per un totale di 17.000.000 kg. Il grosso della produzione si concentra sui nostri mercati principali con 5,3 milioni di Kg sulla Cina, 2,8 milioni sulla Corea del Sud e 2,3 milioni sull’India. Il risultato ci inorgoglisce significativamente considerando il fatto che ad oggi Vector è poco presente sui tradizionali mercati di sbocco dell’export italiano quali New York, Tokyo e Hong Kong e quanto conseguito è quindi conferma di una giusta intuizione.
Proseguendo con i numeri, nel 2017 abbiamo realizzato 15 charter, movimentato 200 contenitori attivi per il trasporto di prodotti pharma e allestito una media di 70 BUP (bulk unit programme, ndr) settimanali. Abbiamo eseguito 23.973 spedizioni export e 2.161 spedizioni import, in crescita del 13% rispetto al 2016, assestandoci ad un fatturato totale per il prodotto aereo di 31,5 milioni di euro.”
Con quali aeroporti italiani e stranieri la vostra azienda opera prevalentemente?
“Per scelta strategica e storica ci siamo stabiliti vicino all’aeroporto di Milano Malpensa che è lo scalo su cui puntiamo maggiormente, anche per premiare quei vettori che decidono di investire sul mercato italiano. Possiamo stimare che il 80% della nostra produzioni transiti dall’aeroporto varesino. Il resto è suddiviso tra Roma Fiumicino e gli hub nordeuropei. I primi aeroporti di destinazione nel 2017 sono stati Shanghai, Incheon, Pechino, Delhi, Mumbai e Chicago.”
Qualche parola in più sulle specializzazioni di Vector in termini di mercati geografici, merceologie o altro?
“Quando il grosso della nostra concorrenza era focalizzato nello sviluppo di mercati quali Tokyo, Hong Kong e New York, noi ci siamo commercialmente concentrati su mercati all’epoca reputati secondari quali Sud Corea, Cina e India, e con essi siamo cresciuti diventando leader nel settore. Ad oggi operiamo linee di consolidazione su un centinaio di destinazioni, abbiamo sviluppato commercialmente e con successo altre aree quali il Sud America, il sud est Asiatico, l’Iran e gli Stati Uniti, anche grazie all’attività di trade manager dedicati.
A livello merceologico siamo nati con l’automotive e il settore energetico oil&gas per poi crescere ampliando la nostra presenza sul mercato dei prodotti a maggior valore aggiunto, quali il fashion, lo showbusiness e più recentemente il farmaceutico che ad oggi rappresenta circa il 15% dei volumi aziendali. L’ultimo nato è il prodotto ‘fresco’ su cui intendiamo focalizzarci nei prossimi anni.”
Avete in previsioni nuovi investimenti e/o progetti specifici nel settore delle spedizioni aeree merci (sia in Italia che fuori)?
“Intendiamo continuare ad investire su ciò in cui già oggi eccelliamo, senza tralasciare strade nuove e nuove opportunità. Abbiamo in progetto di raddoppiare la struttura, sia l’area uffici, sia il magazzino destinato alle merci. Stiamo ponendo un’attenzione particolare a quei mercati su cui oggi siamo poco presenti e stiamo intensificando lo sviluppo dell’import. Vogliamo continuare, infine, a puntare sui prodotti speciali, soprattutto il pharma (a marzo completeremo l’iter di certificazione GDP) e il fresco, con l’installazione di celle frigo che garantiranno un’ottimale gestione della catena del freddo. L’investimento più importante e strategico rimane comunque quello sul personale. Abbiamo continuato, negli anni, ad assumere giovani talenti e intendiamo continuare a farlo, puntando soprattutto sulla formazione interna, tecnica e di sviluppo delle soft skills, anche attraverso attività di diversity management che possono contribuire a un clima lavorativo migliore. Ci rendiamo conto che nel nostro settore la differenza la fanno le persone, quindi è su di loro che devono concentrarsi i nostri maggiori sforzi.”
Nicola Capuzzo