Brexit: misure d’emergenza anche per il trasporto aereo merci
L’Unione Europea sta introducendo una serie di misure temporanee e limitate per garantire la connettività di base del trasporto aereo e su strada di merci e passeggeri al fine di attenuare le conseguenze più gravi nell’eventualità in cui il Regno Unito si separi dall’Unione Europea senza un accordo negoziato. Nei giorni scorsi gli ambasciatori degli […]
L’Unione Europea sta introducendo una
serie di misure temporanee e limitate per garantire la connettività di base del
trasporto aereo e su strada di merci e passeggeri al fine di attenuare le conseguenze
più gravi nell’eventualità in cui il Regno Unito si separi dall’Unione Europea
senza un accordo negoziato.
Nei giorni scorsi gli ambasciatori degli
Stati membri, riuniti nel Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio,
hanno approvato il mandato che autorizza la presidenza rumena a negoziare con
il Parlamento europeo, al fine di consentire ai trasportatori su strada e agli
operatori di autobus con licenze rilasciate nel Regno Unito di trasportare
merci e passeggeri tra l’isola e i restanti 27 Stati membri. “I diritti
conferiti da tali misure saranno subordinati al conferimento, da parte del
Regno Unito, di diritti equivalenti agli operatori dei 27 Stati membri e
rispetteranno condizioni atte a garantire una concorrenza leale” spiega una
nota del consiglio.
Queste misure, temporanee fino al 31
dicembre prossimo, non pregiudicano eventuali negoziati futuri con il Regno
Unito. Una riunione con il Parlamento europeo per concordare il testo
definitivo è già prevista per oggi 18 febbraio.
Per quanto riguarda il trasporto aereo,
gli ambasciatori hanno approvato il mandato che autorizza la presidenza
rumena a negoziare con il Parlamento europeo una proposta che consente ai
vettori abilitati nel Regno Unito di operare servizi di trasporto aereo di base
tra la Gran Bretagna e i restanti 27 paesi europei. Anche in questo caso i
diritti saranno subordinati al conferimento da parte del Regno Unito di diritti
equivalenti e dovranno rispettare condizioni che garantiscano una concorrenza
leale.
Una disposizione speciale assicura il
diritto di continuare a operare voli di linea in regime di obblighi di servizio
pubblico fino al 26 ottobre 2019 per garantire la continuità dei
servizi pubblici mentre le autorità nazionali prenderanno le misure necessarie
per adeguarsi alla nuova situazione.
Saranno autorizzati a determinate
condizioni accordi limitati di code sharing e di leasing di aeromobili,
compreso il noleggio con equipaggio (wet leasing).
Un vettore aereo in possesso di una
licenza d’esercizio rilasciata da uno Stato membro dell’Ue che, a seguito della
Brexit, non soddisfi più le prescrizioni europee in materia di proprietà e
controllo, avrà tempo fino al 26 ottobre 2019 per allinearvisi
pienamente. Per poter beneficiare di questa deroga, i vettori aerei disporranno
di due settimane dall’entrata in vigore del regolamento per presentare un piano
dettagliato e completo che illustri le misure previste per conformarsi
pienamente alle prescrizioni in materia di proprietà e controllo a partire dal
27 ottobre 2019 al più tardi. Il regolamento si applicherebbe fino
all’entrata in vigore di un accordo sui trasporti aerei con il Regno Unito
oppure fino al 30 marzo 2020, se questa data sarà anteriore.
La prima riunione con il Parlamento
europeo per concordare il testo finale è prevista il 19 febbraio.
Conformemente ai principi generali
relativi alle misure di emergenza in caso di Brexit senza accordo, l’insieme
delle numeroso misure straordinarie e limitate nel tempo che l’Ue sta
prendendo, sono un’azione unilaterale a livello dell’Unione, fatta presumendo
che vi sarà una reciprocità da parte del Regno Unito. Le misure sulla
connettività dei trasporti, precisa il Consiglio, “non intendono riprodurre lo
status quo del diritto dell’Ue ma piuttosto preservare la connettività di base
tra l’Unione Europea e il Regno Unito”.
Leggi il comunicato stampa sul
sito dell’Unione Europea