Biagio Bruni (Jas) fra i papabili per guidare Confetra
Nel corso dei prossimi dodici mesi giungeranno a scadenza i mandati di Nereo Marcucci al vertice di Confetra (Confederazione italiana dei trasporti e della logistica) e di Roberto Alberti in Fedespedi (Federazione nazionale delle imprese di spedizioni internazionali). Il primo giungerà a inizio 2019 al termine della sua seconda ‘legislatura’ e dovrà quindi lasciare il […]
Nel corso dei prossimi dodici mesi giungeranno a scadenza i mandati di Nereo Marcucci al vertice di Confetra (Confederazione italiana dei trasporti e della logistica) e di Roberto Alberti in Fedespedi (Federazione nazionale delle imprese di spedizioni internazionali).
Il primo giungerà a inizio 2019 al termine della sua seconda ‘legislatura’ e dovrà quindi lasciare il posto a un successore mentre il presidente degli spedizionieri italiani potrebbe essere rieletto per un altro triennio, anche se i contrasti fra le piazze genovesi (Spediporto) e milanesi (Alsea) rischiano di provocare un terremoto in seno all’assemblea che si riunirà dopo l’estate.
Per quanto riguarda Confetra due sono i nomi di peso che circolano fra gli associati come possibili successori. Il primo è Biagio Bruni, presidente di Jas, colosso delle spedizioni fondato a Milano nel 1978 e presente oggi in tutto il mondo. Jas rappresenta uno dei top player sul mercato delle spedizioni e della logistica in Italia e Biagio Bruni ha alle spalle un’esperienza recente alla guida di un’associazione di categoria essendo stato dal 2007 al 2013 il presidente di Anama (l’associazione degli agenti e spedizionieri aerei italiani). Il diretto interessato conferma a AIR CARGO ITALY la propria disponibilità ma e precise condizioni: “Il nome del sottoscritto deve essere proposto dagli associati, le decisioni che prende il presidente non vengono contestate, le persone di cui mi circondo vengono scelte dal sottoscritto e dal comitato di presidenza. Non voglio avere un condominio perché altrimenti servirebbe un amministratore mentre io non intendo ogni mattina alzarmi e dover giustificare ogni scelta presa”.
Il secondo nome che circola come papabile è quello di Roberta Oliaro, titolare insieme al fratello della Oliaro Spedizioni di Genova. La Oliaro è già stata presidente dell’associazione degli spedizionieri genovesi Spediporto dal 2008 al 2013, anno in cui venne poi eletta alla Camera dei Deputati alle elezioni politiche come capolista di Scelta Civica per l’Italia. Questo nome piacerebbe soprattutto alla piazza genovese e ligure, un po’ meno probabilmente a quella milanese e lombarda che da qualche tempo ormai è in aperto contrasto per le questioni della doppia imposizione richiesta per l’implementazione del Port Community System e per altre questioni. Oliaro, interpellata a questo proposito, dice: “Non ne so nulla, ad oggi nessuno mi ha chiesto di rivestire questa carica». Nel caso però questa chiamata arrivasse lei aggiunge: «Sarebbe un onore fare il presidente di Confetra ma nel caso valuterò questa possibilità se e quando mi verrà propettata”.
Difficile invece che, dopo Nereo Marcucci, il prossimo presidente di Confetra possa essere nuovamente un livornese, tanto più considerando che un altro suo concittadino, Roberto Alberti, è già presidente di Fedespedi dal 2015. A proposito della Federazione nazionale delle imprese di spedizioni internazionali non sono esclusi colpi di scena quando si terrà la prossima assemblea prevista per dopo l’estate e in occasione della quale le associazioni locali dovranno procedere a riconfermare Alberti per un altro triennio (2018-2021) o nominare un altro presidente. Ancora più che in Confetra, qui le tensioni fra la genovese Spediporto e la milanese Alsea potrebbero portare a un muro contro muro i cui effetti sono ad oggi difficilmente decifrabili. Qualcuno, però, scommette anche su un possibile armistizio che potrebbe portare proprio alla nomina sia di Bruni che di Oliaro rispettivamente alla presidenza di Confetra e di Fedespedi. Da vedere, dunque, come evolverà la situazione e a quale elezione si arriverà in Confetra perché da questo risultato potrebbe dipendere molto anche l’elezione del nuovo presidente degli spedizionieri italiani.
Nicola Capuzzo
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