Bcube Air Cargo: diversificazione e specializzazione spinta
(La seguente intervista è tratta dall’inserto speciale appena pubblicato da AIR CARGO ITALY e dedicato agli handler aeroportuali italiani attivi nel cargo) “Handling aeroportuale merci in Italia” (FREE DOWNLOAD) Bcube Air Cargo è una controllata del gruppo Bcube Spa costituita nel 2009 (allora con il nome Argol Air Logistics) con l’obiettivo di rivisitare le attività […]
(La seguente intervista è tratta dall’inserto speciale appena pubblicato da AIR CARGO ITALY e dedicato agli handler aeroportuali italiani attivi nel cargo)
“Handling aeroportuale merci in Italia” (FREE DOWNLOAD)
Bcube Air Cargo è una controllata del gruppo Bcube Spa costituita nel 2009 (allora con il nome Argol Air Logistics) con l’obiettivo di rivisitare le attività operative del cargo handler in un’ottica di logistica industriale. Da ottobre 2009 la società, con la sottoscrizione del contratto di cessione da SEA SpA del 75% di Malpensa Logistica Europa (Mle), e dal 2008 unico azionista della Fiumicino Logistica Europa (Mle) di Roma (già Argol Air Cargo), ha avviato un processo di integrazione e sinergia tra i due maggiori scali italiani, puntando a dare impulso al cargo aereo e alla crescita del traffico merci (trasportate per via aerea o con altre modalità).
Bcube Air Cargo ha per oggetto lo svolgimento e la gestione di attività di logistica merci (deposito, custodia, raccolta e distribuzione di merci con qualsiasi mezzo di trasporto, gestione di magazzini generali e depositi franchi, stoccaggio e movimentazione merce negli spazi doganali), attività intermodale, erogazione di servizi connessi alle attività offerte.
Intervista con Mauro Grisafi – direttore generale Bcube Air Cargo
Su quali superfici e con quali strutture opera Bcube Air Cargo?
“Le piattaforme di Roma Fiumicino, Malpensa, Milano Linate e Venezia (in collaborazione con Save Cargo) garantiscono servizi di assistenza a terra alle merci e alla posta trasportate per via aerea nazionali e internazionali in arrivo e partenza, complete di operazioni doganali. I magazzini dispongono di piattaforme elevatrici, pese, fosse di caricamento per ottimizzare le operazioni di carico/scarico, pallettizzazione/spallettizzazione e distribuzione. L’ultima novità del gruppo è stata l’apertura della prima sede in un aeroporto estero a Ostenda, in Belgio.
La sede di Malpensa sorge su una superficie totale di 50.000 mq, di cui 20.000 di magazzino con altezza 13 metri; l’area parcheggi può ospitare 72 tir e 500 auto, 40 sono le ribalte per carico/scarico e 1.600 mq le celle frigo.
A Linate la superficie totale è di 16.000 mq il magazzino di 12.000 mq e 10 le ribalte per carico/scarico dei mezzi.
La sede di Roma Fiumicino sorge su 14.000 mq coperti, dove trovano posto un’isola veterinari (800 mq), un’area valori (125 mq), un’area Dgr (150 mq), una camera mortuaria (120mq), celle frigo (1.000 mq) e una cella pharma (214 mq).
L’ultima new entry è il magazzino all’aeroporto di Ostenda, in Belgio, dove la neo costituita Bcube Air Cargo Belgium dispone di Covered areas: 3.200 mq di aree coperte, 1.200 scoperte e 6 porte di carico/scarico.
Tornando all’Italia siamo poi in dirittura d’arrivo per aprire un nuovo off-airport a Firenze, in prossimità di Prato.”
In concreto quali servizi vengono offerti ai vettori aerei e ai caricatori?
“A Malpensa offriamo sia servizi handling di magazzino che di rampa, negli altri scali facciamo solo le attività di magazzino. Il focus di Bcube Air Cargo è sempre più incentrato su attività a elevata specializzazione, ad esempio i prodotti farmaceutici, e per questo abbiamo puntato su nuove celle a temperatura controllata per lo stoccaggio e la movimentazione di merci deperibili. Poi abbiamo dei caveau per i beni preziosi così come abbiamo ormai competenze specifiche nel mercato dell’e-commerce.”
La parola d’ordine ormai è specializzazione?
“È sicuramente necessaria una sempre maggiore specializzazione nel settore aeroportuale anche per convincere gli spedizionieri a far passare le merci in import dagli scali aeroportuali italiani. Siamo al lavoro per riconquistare traffici dall’estero ma non può bastare in questo il lavoro dell’handler, serve un sforzo comune di aeroporti, Enac, Ministeri competenti, Dogane, ecc. In Italia dobbiamo diventare il punto di riferimento per vettori aerei e spedizionieri.”
Quante e quali compagnia aeree servono Mle e Fle in Italia?
“Fra le molte compagnie servite in Italia figurano Air China, Asiana, Delta, Iag, Lufthansa, Qatar Airways, Saudia e Silk Way.”
Volumi di merci movimentate annualmente e numeri dell’azienda?
“I volumi del 2018 sono stati: 330.000 tonnellate di merce e 18.000 tonnellate di posta in Italia, di cui 240.000 tonnellate circa a Malpensa e 90.000 a Fiumicino.
Solo fra Roma e Milano Bcube Air Cargo garantisce lavoro a circa 850 persone mentre il fatturato è nell’ordine degli 80 milioni di euro.”
A proposito di nuovi progetti quali novità ci sono in cantiere?
“L’operazione a Ostenda, in Belgio, ha significato il primo presidio aeroportuale in terra straniera del gruppo italiano Bcube ma questa operazione sarà seguita da altri investimenti all’estero. Ostenda si rivolge proprio a quegli operatori in cerca di spazi e di attenzioni particolari, che nei principali hub europei non possono avere per la presenza di particolari situazioni di complessità. Bcube Air Cargo ritiene che questo scalo secondario belga abbia potenzialità molto interessanti in particolare per lo sviluppo dei traffici cargo e confida anche sul fatto che in prospettiva i principali scali europei al crescere del traffico passeggeri avranno sempre più limitazioni e criticità per i voli cargo. Nei grandi hub europei lo spazio per i freighter rischia di essere sempre meno.”
Qualcos’altro si muove anche in Italia o nel resto del mondo?
“Per quanto riguarda il mercato italiano stiamo studiando la possibilità di entrare in altri scali con l’obiettivo di lungo termine di avere un network sempre più forte per la raccolta delle merci con successivo feederaggio verso gli scali principali.
Sempre a proposito di nuove iniziative, laddove si apriranno dei cantieri all’estero cercheremo di cogliere le opportunità che si presenteranno. Non disegniamo progetti anche fuori Europa, soprattutto in Medio Oriente, perché vediamo opportunità di sviluppo interessanti.”
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