Battaglia legale contro Malpensa anche per i voli cargo
L’aeroporto di Malpensa sembra essere destinato a essere destinato a una battaglia legale in tribunale con i comuni limitrofi stanchi di non ricevere risposte sui disagi patiti per la vicinanza dallo scalo. Secondo quanto riporta Malpensa24 i sindaci del Cuv (consorzio urbanistico volontario) di Malpensa composto dai Comuni di Arsago, Cardano, Casorate, Ferno, Golasecca, Lonate, Samarate, Somma e […]
L’aeroporto di Malpensa sembra essere destinato a essere destinato a una battaglia legale in tribunale con i comuni limitrofi stanchi di non ricevere risposte sui disagi patiti per la vicinanza dallo scalo.
Secondo quanto riporta Malpensa24 i sindaci del Cuv (consorzio urbanistico volontario) di Malpensa composto dai Comuni di Arsago, Cardano, Casorate, Ferno, Golasecca, Lonate, Samarate, Somma e Vizzola, hanno esaurito la pazienza nei confronti dell’aeroporto e per questo hanno inviato una lettera e Enac, Enav e Sea preannunciando battaglia sul fronte giudiziario.
I primi cittadini protestano per le mancate risposte e per il mancato rispetto degli impegni assunti lo scorso febbraio fra cui: il rispetto del decreto D’Alema, l’impegno a effettuare i decolli a fondo pista, il rispetto puntuale delle Sid d’uscita (le rotte di decollo), l’adozione di procedure atte a ridurre il contenimento del rumore al suolo, l’impegno a evitare il sorvolo dei centri abitati, il rispetto puntuale degli orari stabiliti, in particolare il divieto di decollare a nord dopo le 23.30. “E invece tutte le notti decollano i voli cargo come nulla fosse” sottolinea Stefano Bellaria, sindaco di Somma.
“Abbiamo raggiunto la soglia massima di tolleranza ed esaurito la disponibilità a essere ragionevoli” scrivono i sindaci del Cuv nella lettera inviata a Enac, Enav e Sea. “Abbiamo cercato in ogni modo civile e democratico, di garantire la convivenza, in ogni caso difficile, tra aeroporto e territorio, ma a questo punto ci sentiamo presi in giro e non siamo più disposti tollerarlo”. E ancora: “Oggi noi sindaci prendiamo atto che il confronto costruttivo è finito, lo abbiamo inseguito con estremo impegno e determinazione. Non abbiamo altra scelta che trasferire lo stesso impegno e determinazione, portando le nostre richieste in altre sedi, dove siamo certi verrà riconosciuta la nostra dignità e rappresentatività istituzionale”.
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