Assaeroporti: “L’addio di Aeroporti di Puglia dettato dalla ricerca di visibilità del suo presidente”
Per l’associazione la decisione della società, passata ad Aeroporti 2030, sarebbe solo strumentale
A pochi giorni dall’addio di Aeroporti di Puglia – venuto alla luce grazie a una nota di Aeroporti 2030 che ne annunciava il passaggio alla propria compagine associativa -, Assaeroporti ha preso la parola per criticare aspramente la decisione, che giudica “grave” e motivata “esclusivamente dalla ricerca di visibilità” del presidente della società.
Controllata al 99,5978 % dalla Regione Puglia, AdP gestisce gli scali di Bari, Brindisi, Foggia e Taranto. Presidente del suo consiglio di amministrazione dal 2022 è Antonio Maria Vasile, che dal 2017 al 2022 aveva ricoperto l’incarico di vicepresidente della stessa società.
“Oltre che generiche e superficiali”, le motivazioni indicate da Aeroporti di Puglia per giustificare la sua fuoriuscita da Assaeroporti, secondo quest’ultima, sono “assolutamente strumentali”. Tra queste, l’associazione ne elenca alcune, dello stesso tenore di quelle che erano state citate nella nota di Aeroporti 2030 a spiegare l’ingresso tra le sue fila. “L’impegno per la sostenibilità, la ricerca dell’innovazione continua, “l’essere oltre l’immaginazione”, il voler costruire “l’aeroporto del futuro verso il quale decolliamo”. Tutte bollate da Assaeroporti come “enunciazioni che tentano di dare dignità a una scelta dettata esclusivamente dalla ricerca di visibilità del presidente di Aeroporti di Puglia”.
A motivare questo convincimento, Assaeroporti ricorda come, dai verbali delle riunioni degli organi associativi dell’ultimo triennio, le posizioni del presidente di AdP risultino coerenti con “scelte, orientamenti e iniziative dell’associazione”, inclusa la riconferma del suo presidente. A discostarsi, solo l’astensione di AdP sulla nomina dei vicepresidenti, “in quanto, evidentemente, interessata a quella carica per il proprio presidente”, scrive Assaeroporti.
La nota non risparmia nemmeno Aeroporti 2030, di cui bolla come “sinceramente eccessivo l’entusiasmo” manifestato per l’adesione di AdP. “Dovrebbe essere comune obiettivo la piena coesione dell’intera categoria: purtroppo, si conferma invece l’attitudine a privilegiare legami associativi basati su motivazioni di carattere personale” si legge ancora nel comunicato, in cui Assaeroporti sottolinea invece di essere “un’associazione che privilegia gli interessi complessivi degli associati e le politiche di rafforzamento e qualificazione del sistema aeroportuale italiano che non possono essere “scambiati”, né ridimensionati per venire incontro ad ambizioni personali”.
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