Aponte (Msc) torna a parlare di cargo aereo e di Ita Airways
Il patron del gruppo armatoriale prefigura altre acquisizioni nella logistica terrestre e considera chiuso il capitolo Ita. Anche se non esclude del tutto un ritorno di fiamma con Lufthansa
Genova – “Noi abbiamo già un aereo e ne riceveremo 8 nei mesi a venire. Già l’aereo che abbiamo è profittevole”. Risponde così, Gianluigi Aponte, patron e fondatore di Msc, a chi gli chiede se il trasporto aereo merci sarà il prossimo terreno di scontro fra colossi della logistica internazionale.
Intervistato a margine delle celebrazioni per la posa della prima pietra della nuova diga foranea di Genova, l’esperto armatore di origini italiane a proposito del calo dei noli aerei non è parso preoccupato: “Dappertutto è avvenuto del resto. Anche sulle navi”.
Alla domanda se il progtto di una compagnia aerea per il trasporto passeggeri interessi ancora, Aponte ha detto “non credo per il momento. Ormai Ita è finita, viviamo senza Ita, non c’è problema”. Circa un eventuale rientro in gioco con il partner originario Lufthansa se dovesse effettivamente acquisire la compagnia di bandiera italiana, il patron di Msc ha risposto con un “vedremo”. Alla domanda se si sente di eslcudere questa possibilità futura la replica è stata: “No, non escludo mai niente”.
Interessanti anche le parole del fondatore di Msc a proposito di nuove acquisizioni e integrazione ulteriore della atena logistica attorno alle navi: “A livello internazionale facciamo quello che è necessario secondo il mercato, secondo i volumi. Ovviamente – ha aggiunto – le cose più importanti sono le navi, quindi ci sviluppiamo molto in questo settore. Come sapete abbiamo un programma di crescita molto importante per le navi da carico e anche nel settore passeggeri. Poi ci sviluppiamo con tutto ciò che c’è intorno, perché ormai la logistica diventa una cosa integrata. Che piaccia o meno, se l’armatore non fa la propria logistica, la logistica non sarà mai integrata né efficiente, quindi io penso che in futuro la logistica terrestre debba essere fatta dagli armatori”…LEGGI l’intervista integrale su SHIPPING ITALY
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