Anche le cancellazioni di BSA fanno alzare i noli aerei
Lo stop forzato ai voli passeggeri sta portando alcune compagnie a cancellare contratti di lungo periodo o BSA (block space agreement) siglati tempo fa con la clientela per la capacità belly degli aerei in questione. E anche questo fenomeno contribuisce alla crescita dei noli cui si sta assistendo in questa fase, secondo Peter Stallion di […]
Lo stop forzato ai voli passeggeri sta portando alcune compagnie a cancellare contratti di lungo periodo o BSA (block space agreement) siglati tempo fa con la clientela per la capacità belly degli aerei in questione. E anche questo fenomeno contribuisce alla crescita dei noli cui si sta assistendo in questa fase, secondo Peter Stallion di Freight Investor Services.
L’analista ha riferito sulle pagine di Lloyd’s List di alcuni andamenti al rialzo riscontrati nell’ultima settimana: +75 centesimo di dollaro/kg sui noli Cina – Europa (ovvero +24,75%, per un totale di 3,78 dollari, e +87 cent/kg su quelli tra Cina e Usa (ovvero+20,67% a 5,08 dollari/kg). In territorio cinese, a farla da padrone è Shanghai, che guadagna 90 cent/kg nei voli verso l’Europa e 95 su quelli verso gli USA, mentre i voli in partenza Hong Kong per le stesse destinazioni aumentano rispettivamente di 61 e 80 centesimi per kg trasportato. I noli tra Londra e gli States aumentano del 128%, quelli da Francoforte del 109%.
Secondo Stallion, i rialzi sono alimentati anche dalla ‘rottura’ (termine sotto il quale possono rientrare cancellazioni, ma anche violazioni o modifiche) dei contratti di BSA (Block Space Agreement) con la clientela. Un fenomeno – per la verità non nuovo al mercato, e anzi già osservato nel corso del 2017 – che dalla singola compagnia direttamente coinvolta si propaga rapidamente a vettori terzi (nel caso in cui siano presenti accordi inter-linea), e il cui costo verrà scaricato in ultima battuta sui caricatori. La risposta, secondo l’analista, dovrebbe stare nella firma di contratti ‘a tasso variabile’ (Index Linked Agreements), ovvero il cui importo non sia stabilito a priori ma sia indicizzato in base all’andamento del mercato in modo da mitigare la volatilità (un servizio, va detto, che lo stesso Stallion ammette di fornire attraverso la sua stessa società di analisi, la Freight Investor Services).
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