Anama spiega la sua posizione sul ‘Ddl Lupo’
Dopo aver esposto le proprie considerazioni tramite il segretario generale Andrea Cappa in Commissione trasporti al Senato, Anama (Associazione Nazionale Agenti Merci Aeree) ha scritto direttamente alle senatrice del Movimento 5 Stelle Giulio Lupo per chiarire direttamente quale sia la posizione degli operatori in merito al Disegno di legge “per il riordino delle disposizioni legislative in materia di […]
Dopo aver esposto le proprie
considerazioni tramite il segretario generale Andrea Cappa in
Commissione trasporti al Senato, Anama (Associazione
Nazionale Agenti Merci Aeree) ha scritto
direttamente alle senatrice del Movimento 5 Stelle Giulio Lupo per chiarire
direttamente quale sia la posizione degli operatori in merito al Disegno di
legge “per il riordino delle disposizioni legislative in materia di
trasporto aereo” all’esame delle competenti commissioni parlamentari.
Nelle prime righe della missiva si
legge: “Anzitutto giova evidenziare il ruolo del trasporto merci per l’Italia
troppo spesso poco considerato a causa dell’errato punto di osservazione. Se
infatti è vero che partono o giungono nel nostro Paese per via aerea solo il 2%
delle tonnellate movimentate, se si va a vedere il valore delle merci
trasportate si vede come viaggino per via aerea oltre il 25% delle merci
italiane per i Paesi extra UE. Questo vuol dire che in valore più di un quarto
delle nostre merci scelgono la via aerea per raggiungere i mercati extra UE
(fonte, position paper cargo aereo)”.
A proposito del riferimento del Ddl alla
possibilità di utilizzare aeroporti periferici per servire alcuni cluster
industriali, Anama dice: “Riteniamo tale opzione impossibile da realizzarsi
poiché il general cargo (o air cargo, da distinguersi dal traffico courier che
ha dinamiche diverse) richiede masse critiche importanti di merci per attrarre
compagnie aeree che servano i territori.
Come si può osservare dai dati di traffico, la tendenza in tutti i Paesi è
quella della concentrazione del traffico in pochi aeroporti poiché così si
possono garantire quantità di merci tali da generare servizi di trasporto aereo
regolari”.
Poi Anama prosegue dicendo che “riguardo
al Disegno di legge, molti dei punti toccati sono condivisi dalla nostra associazione,
con particolare riferimento a quelli dalla lettera h alla lettera m
dell’articolo 1. Riteniamo opportuno rivedere il tema della concessioni
aeroportuali in maniera che possano generare efficienza. A nostro avviso per
farlo servono misurazioni della qualità erogata dagli aeroporti che prevedano
indicatori precisi e condivisi, che vengano rilevati periodicamente da
soggetti terzi e che prevedano soluzioni per risolvere le criticità nel
caso in cui non si raggiungano gli obiettivi di qualità prefissati, fino a
giungere, se del caso, a prevedere sanzioni nel caso in cui per più esercizi
non si offrisse un target di servizio di qualità sufficiente”.
Sarebbe poi opportuno, secondo
l’associazione, “prevedere una regia unica per il sistema aeroportuale italiano
con una programmazione di medio lungo periodo che non subisca modifiche in caso
di cambio di Governo o di maggioranze che lo supportano”.
Infine gli agenti e gli spedizionieri
merci italiani chiedono “di tenere conto del Position Paper ‘Azioni
per il rilancio del cargo aereo’ licenziato del Ministero Infrastrutture e
Trasporti nel 2017 e che fu realizzato grazie al lavoro di un anno e mezzo con
il coinvolgimento e la condivisione dell’intera comunità del trasporto aereo
merci”. La missiva diretta alla senatrice Lupo si conclude dicendo: “Segnaliamo
come in tale documento vi siano elencati non solo i colli di bottiglia
individuati da operatori e amministrazioni coinvolte, ma anche le possibili
soluzioni proposte. Tra queste giova sottolineare la necessità di estendere il preclearing doganale, attivo nel
trasporto marittimo, anche al trasporto aereo così come la necessità di dare
attuazione al Sudoco (sportello unico doganale e dei controlli) strumento già
previsto dalla normativa italiana ma non ancora applicato. Gli operatori di
tutte le modalità di trasporto lo richiedono a gran voce”.