Anama e CCA lanciano studio sulle merci spedite via aerea in Italia
Dopo il successo del primo studio dell’Osservatorio Cargo Aereo, presentato la scorsa primavera, Anama e il Cluster Cargo Aereo (di cui fanno parte anche anche Assaereo, Assohandler e Ibar) sono pronti per la seconda edizione. Le due associazioni hanno infatti pubblicato il bando di gara per la selezione del soggetto che si occuperà di elaborare […]
Dopo il successo del primo studio dell’Osservatorio Cargo Aereo, presentato la scorsa primavera, Anama e il Cluster Cargo Aereo (di cui fanno parte anche anche Assaereo, Assohandler e Ibar) sono pronti per la seconda edizione.
Le due associazioni hanno infatti pubblicato il bando di gara per la selezione del soggetto che si occuperà di elaborare il report “II Studio Osservatorio Cargo Aereo” (lo scorso anno il vincitore della selezione era risultato essere Ernst&Young), che mette in palio fino a 25.000 euro per la produzione del documento, il quale dovrà essere redatto in italiano e in inglese, e analogamente al precedente verrà presentato nel corso di un evento pubblico che si svolgerà nella primavera del 2020.
Se il primo studio si era concentrato sull’analisi del mercato del cargo aereo italiano in relazione ai principali competitor a livello europeo, questa volta l’obiettivo della ricerca sarà quello di capire quando e perché la modalità aerea risulta competitiva e per quali tipologie di merci, anche attraverso un confronto con il recente passato (5 o 10 anni fa) e con quanto succede nei principali aeroporti competitor di Germania, Francia e Olanda.
Altre domande a cui dovrà cercare di dare risposta (attraverso un’indagine su un campione selezionato di imprese clienti) saranno: quali sono le categorie di merce a più alto potenziale di crescita per il trasporto aereo, e quali sono le principali motivazioni che spingono a scegliere o meno la via aerea per certe tipologie. Spazio dovrà essere dedicato inoltre al tema dell’impatto del trasporto ferroviario tra Cina ed Europa, anche in termini di erosione di quote di traffico della modalità aerea.
Infine l’analisi dovrà provare a chiarire perché filiere come l’elettronica e l’ortofrutta non scelgano gli aeroporti italiani, e, insieme al cluster, elaborare proposte per migliorarne la competitività per queste merci.
Il termine ultimo per la presentazione della manifestazione di interesse è il prossimo 15 settembre, mentre lo studio dovrà essere consegnato entro il 28 febbraio del prossimo anno.
Leggi di più sul sito di Fedespedi. Scarica qui il bando.
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