Amazon diventa il maggior corriere di se stesso
Finora sono circa 3,3 miliardi i pacchi che Amazon, tramite il suo network Amazon Logistics, ha consegnato nel corso del 2019, un numero che, complice il Natale, è destinato a crescere fino a 3,5 miliardi entro la fine dell’anno, ovvero 1 miliardo in più rispetto alle previsioni di Morgan Stanley. Si tratta, scrive Bloomberg, a […]
Finora sono circa 3,3 miliardi i pacchi che Amazon, tramite il suo network Amazon Logistics, ha consegnato nel corso del 2019, un numero che, complice il Natale, è destinato a crescere fino a 3,5 miliardi entro la fine dell’anno, ovvero 1 miliardo in più rispetto alle previsioni di Morgan Stanley.
Si tratta, scrive Bloomberg, a livello globale, di “circa la metà” di tutte le consegne effettuate per conto del portale e-commerce, un valore che consente di dire che la controllata dedicata al recapito dei pacchi è ormai il principale corriere dello stesso gruppo Amazon.
Come ricordato dalla stessa agenzia di stampa, per anni Amazon ha gestito magazzini, affidandosi però a corrieri come FedEx e UPS per le consegne al consumatore finale. La svolta risale alla disastrosa stagione festiva del 2013, quando condizioni meteorologiche avverse e strozzature logistiche generarono gran quantità di consegne perse e forte irritazione nella clientela. Una situazione che ha portato il big di Seattle alla decisione di avviare il proprio network di corrieri. AD oggi solo negli USA la ‘rete’ di Amazon conta circa 800 aziende partner, che impiegano 75.000 conducenti, i quali raccolgono i pacchi per le consegne di ultimo miglio in circa 150 stazioni situate nelle principali aree metropolitane del paese.
Leggi l’articolo di Bloomberg e il comunicato di Amazon
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