Nelle ultime settimane ricevitori o, per loro tramite, spedizionieri, stanno facendo i conti con gravi ritardi nella ‘lavorazione’ e conseguente rilascio delle merci in importazione attraverso uno dei magazzini della cargo city dell’aeroporto di Malpensa.
Si tratta nello specifico di Malpensa Logistica Europa (gruppo Bcube), l’handler che nei giorni scorsi ha inviato un messaggio ai propri clienti dove ammette che “i controlli alle merci in importazione” sono colpiti da “ritardi mediamente di quattro giorni superiori rispetto ai parametri standard”. La stessa società comunica di stare facendo “tutto il possibile per tornare alla normalità il prima possibile” e a questo proposito menzione alcune azioni intraprese: “Abbiamo richiesto (e ricevuto conferma) da alcune compagnie aeree o servizi aviocamionati di trasferire in altri scali le proprie spedizioni al fine di alleviare la pressione su Malpensa; non accoglieremo ulteriori nuove richieste di charter o comunque di voli extra fino a una ripresa generale delle normali condizioni operative; abbiamo ottenuto dalla società di gestione aeroportuale altri due magazzini e due aree di stoccaggio dove poter ‘parcheggiare’ pallet in attesa di essere lavorati; stiamo invitando tutti gli agenti a ritirare le proprie merci anche nei giorni di sabato e domenica al fine di decongestionare il più possibile i giorni feriali; stiamo potenziando l’organico ai massimi livelli; stiamo discutendo con altri handler la possibilità di subappaltare parte delle attività di lavorazione dell’import”.
A questo proposito, secondo quanto appreso da AIR CARGO ITALY, un confronto e una conseguente intesa con i ‘vicini’ di Alha sarebbe già stata trovata ma lo schema di collaborazione deve prima ricevere il via libera dall’Enac per poter partire. Nel frattempo Mle ha fatto sapere agli spedizionieri e ai ricevitori che dal 23 novembre scorso e fino al termine dell’attuale situazione di congestione sono stati ‘congelati’ gli oneri (import storage costs) per la permanenza in aeroporto della merce per la quale normalmente viene addebitato loro un extra-costo.
In giornata proprio l’Associazione agenti merci aerei (Anama), insieme all’Associazione lombarda spedizionieri e trasportatori (Alsea), ha inviato una comunicazione nella quale si legge: “Da diverso tempo Anama ed Alsea collaborano per superare le criticità che si registrano a Malpensa. Dopo i problemi legati all’alluvione di settembre, cui fecero seguito ulteriori rallentamenti causati dalla introduzione del green pass, la situazione ha trovato una normalizzazione su tutti gli handler a eccezione di Bcube. Anzi nell’ultimo mese la situazione presso il magazzino da loro gestito è andata sempre più a peggiorare nonostante i numerosi interventi da parte nostra e le disponibilità a trovare soluzioni condivise. Abbiamo chiesto più volte un intervento di Sea e venerdì abbiamo richiesto anche un intervento formale della Direzione Aeroportuale di Malpensa”.
Le misure appena adottate da Mle-Bcube (dirottare una parte del traffico su altri magazzini più aree ulteriori a disposizione per gestire la merce) sono secondo Alsea e Anama “tardive, anche nel riconoscimento della situazione”, ma “dovrebbero consentire, da informazioni ufficiose e da confermare, entro un paio di settimane di tornare a una gestione migliore”.
La circolare si conclude dicendo: “Capiamo che si sta registrando un incremento di traffico che ha messo in difficoltà diversi aeroporti europei ma Malpensa ha strutture di prima linea che ben avrebbero potuto essere sfruttate meglio per mitigare i disagi degli operatori”.
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