Albertini: “Nel cargo aereo livello di servizio inaccettabile”
Anche il comparto del trasporto aereo merci, tradizionalmente più fluido, rapido ed efficiente rispetto al ‘via mare’, in questo periodo sta mostrando evidenti criticità per varie ragioni legate anche, ma non solo, a un’elevata domanda di trasporto. Il tema è stato affrontato da Alessandro Albertini, presidente di Anama (Associazione nazionale agenti merci aeree), intervenendo al […]
Anche il comparto del trasporto aereo merci, tradizionalmente più fluido, rapido ed efficiente rispetto al ‘via mare’, in questo periodo sta mostrando evidenti criticità per varie ragioni legate anche, ma non solo, a un’elevata domanda di trasporto.
Il tema è stato affrontato da Alessandro Albertini, presidente di Anama (Associazione nazionale agenti merci aeree), intervenendo al VIII Forum Shipping & Intermodal Transport. A domanda precisa su quale sia la condizione attuale, in termini di criticità e costi elevati, delle spedizioni via aerea rispetto al trasporto marittimo, Albertini ha spiegato che “anche il cargo aereo ha avuto le stesse dinamiche del trasporto marittimo nell’ultimo anno e mezzo. Per spedire un kilogrammo di merce da Shanghai a Milano fra 2020 e 2021 l’incremento delle tariffe è stato del 60/70%”. Un aumento certamente significativo ma ben inferiore rispetto al balzo (+195%) che hanno fatto registrare i noli per il trasporto via mare di container fra dicembre 2020 e 2021.
Secondo Albertini una delle principali sfide da affrontare per chi lavora nel settore delle spedizioni aeree è oggi la difficoltà a “trovare spazi sugli aerei per riuscire ad arrivare a destino nei tempi richiesti dalla merce”. Il numero uno di Anama ha poi aggiunto che “il livello di servizio oggi non è più quello che si aspettano i clienti: per ritirare merce che arriva dalla Cina in 2 giorni ci vuole una settimana. Non è più accettabile”. Non è stato esplicitato ma il riferimento è alla situazione ad esempio di grave congestione in atto presso uno dei principali magazzini della cargo city di Malpensa ormai da diverse settimane.
Allargando lo sguardo al comparto Albertini ha rilevato come anche nel cargo aereo “il gap fra piccole aziende di spedizioni e grandi gruppi si è ulteriormente allargato”. Determinante per tutti sarà in futuro il ruolo della digitalizzazione: “Che non è solo utile – ha dichiarato – per rendere fluidi i trasporti processi ma anche per migliorare i processi. Bisogna investire anche in formazione sulle nuove competenze” perché “manca la digitalizzazione nel nostro settore oggi”. Il vertice di Anama in conclusione ha sottolineato che “rispetto ai progressi fatti da scali esteri sui cargo community system, in Italia siamo molto indietro. Serve fare passi avanti”.
N.C.
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