Albertini (Anama): “Preoccupati per il 2020 del cargo aereo”
Di seguito riportiamo l’intervista ad Alessandro Albertini, presidente di Anama (associazione agenti aerei merci), appena pubblicata nell’Annuario intitolato: “Un anno di AIR CARGO ITALY – edizione 2019” SCARICA gratuitamente e leggi “Un anno di AIR CARGO ITALY – Edizione 2019” Presidente Abertini: un commento sui risultati 2019 del traffico cargo aereo in Italia? “Assistiamo […]
Di seguito riportiamo l’intervista ad Alessandro Albertini, presidente di Anama (associazione agenti aerei merci), appena pubblicata nell’Annuario intitolato: “Un anno di AIR CARGO ITALY – edizione 2019”
SCARICA gratuitamente e leggi “Un anno di AIR CARGO ITALY – Edizione 2019”
Presidente Abertini: un commento sui risultati 2019 del traffico cargo aereo in Italia?
“Assistiamo ad un rallentamento dei traffico cargo aereo iniziato a fine 2018 e proseguito nel 2019. Sicuramente gli ultimi anni molto positivi in termini di volumi hanno portato a un risultato 2019 inatteso e che ha fortemente impattato sulle aziende.
Certamente l’incremento dei costi aerei avuti a fine 2018 ha portato alcune aziende a rivedere le loro catene distributive spostando volumi sulla via mare.
L’osservatorio che stiamo portando avanti certamente potrà darci ulteriori spunti di lettura di questo fenomeno.”
Previsioni sull’andamento del mercato nazionale nel 2020?
“È molto difficile fare previsioni visto il contesto internazionale molto turbolento e la tragedia in Cina dell’epidemia da Coronavirus. Eravamo tutti in attesa di vedere l’andamento del commercio nel primo trimestre 2020 ma ora tra quanto successo in Iran e in Libia e i disastri da coronavirus siamo tutti un po’ più preoccupati.”
Criticità del cargo aereo che rimangono da risolvere in Italia?
“Per rispondere a questa domanda occorrerebbe un libro, anzi un position paper per il cargo aereo, che in verità già esiste dal 2017 ma che i nostri politici, concentrati a litigare tra loro e a non seguire gli interessi del Paese, pare aver dimenticato. Ciò nonostante ogni pochi mesi noi sollecitiamo la riapertura del Tavolo di Lavoro.”
Come vede Anama il fatto che l’aeroporto di Brescia si proponga come secondo scalo dedicato al cargo in Nord Italia?
“La risposta a questa domanda non la dà Anama ma il mercato. Detto questo ricordiamoci sempre che di hub merci nel mondo ce ne sono pochi in ogni Paese ma che chi opera in maniera intelligente può sempre ritagliarsi un suo spazio. Anche in questo caso, però, segnalo come la risposta si trovi nel position paper per il cargo aereo.”
Cosa presenterà Anama a fine marzo con il suo secondo studio a Milano?
“Anzitutto preciso che lo studio non è solo di Anama ma è del Cluster Cargo Aereo di cui fanno parte, oltre a noi, gli amici di Assaereo, Ibar e Assohandlers. Obiettivo del II Studio dell’Osservatorio Cargo Aereo è quello di capire quando e perché la modalità aerea è competitiva e per quali tipologie di merci, facendo un confronto con il recente passato e con quanto succede nei principali aeroporti competitor di Germania, Francia e Olanda.”
Qualche riscontro dal MIT a Roma sul position paper del cargo aereo rimasto (pare) dimenticato in un cassetto?
“Ho risposto già sopra. Devo però segnalare che in una recente audizione parlamentare il Ministro De Micheli ha dichiarato la volontà di riaprire i lavori del Tavolo entro il mese di marzo. Lo stesso Ministro ha avuto modo di dire alla nostra Confederazione, da noi sollecitata al riguardo, che non ha dimenticato il position paper e che lo ritiene un valido strumento di lavoro. Aspettiamo fiduciosi.”
Nicola Capuzzo
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