Albertini (Anama): “Difficile far percepire il valore della logistica per il Made in Italy di lusso”
Richiedono una cura quasi personalizzata, nella logistica per movimentarle, e allo stesso tempo la loro importanza nell’economia italiana è dominante. Parliamo delle merci dei settori moda, gioielli, nautica, design, opere d’arte, antichità, food&beverage, ovvero il migliore Made in Italy. Un insieme di prodotti riconosciuti come eccellenza, ma per i quali ancora si fatica a far […]
Richiedono una cura quasi personalizzata, nella logistica per movimentarle, e allo stesso tempo la loro importanza nell’economia italiana è dominante. Parliamo delle merci dei settori moda, gioielli, nautica, design, opere d’arte, antichità, food&beverage, ovvero il migliore Made in Italy. Un insieme di prodotti riconosciuti come eccellenza, ma per i quali ancora si fatica a far percepire la necessità di servizi (anche di logistica) all’altezza del loro valore.
“Il driver per la clientela che acquista i servizi di trasporto di questi beni spesso è ancora il prezzo, ma noi dobbiamo far capire che le spedizioni di questo tipo non sono come quelle di un pacco di Amazon” ha esordito Alessandro Albertini, presidente di Anama, in rappresentanza degli spedizionieri aerei al convegno dedicato a “La logistica dei prodotti ad alto valore”, moderato dal presidente del Propeller Club di Milano Riccardo Fuochi, che si è tenuto nel corso delle tre giornate dell’ultima edizione di Shipping, Forwarding and Logistics Meet Industry.
Per Albertini, in sostanza, manca ancora la percezione del valore aggiunto che gli operatori della logistica forniscono a questi beni particolari, frutto di specializzazioni e investimenti in formazione (come per diventare Agenti AEO), e questo fa sì che servizi di tipo premium vengano prezzati spesso come ‘standard’.
“Dobbiamo essere più bravi a vendere questo valore aggiunto” è stato quindi l’invito ai colleghi del settore aereo del presidente di Anama, che a margine ha detto di guardare con interesse all’ipotesi di una collaborazione tra Ita Spa e Poste Italiane per il segmento cargo, emersa come rumour nei giorni scorsi.
A rimarcare quanto detto sopra – e cioè che la logistica per gestire le eccellenze del Made in Italy sia da un lato non standardizzabile ma dall’altro anche ampia per numero di movimentazioni e impatto sull’economia del paese – ha pensato Alvise di Canossa, presidente di Arterìa, che ha portato alcuni numeri sulla gestione dei prodotti d’arte.
Leggi l’articolo completo su SUPPLY CHAIN ITALY
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI AIR CARGO ITALY