Airport Handling: pronta a una nuova fase d’espansione nel cargo
(La seguente intervista è tratta dall’inserto speciale appena pubblicato da AIR CARGO ITALY e dedicato agli handler aeroportuali italiani attivi nel cargo) “Handling aeroportuale merci in Italia” (FREE DOWNLOAD) Airport Handling è nata l’1 settembre 2014, data in cui si è assistito a un nuovo inizio nel mondo dei servizi di assistenza a terra negli […]
(La seguente intervista è tratta dall’inserto speciale appena pubblicato da AIR CARGO ITALY e dedicato agli handler aeroportuali italiani attivi nel cargo)
“Handling aeroportuale merci in Italia” (FREE DOWNLOAD)
Airport Handling è nata l’1 settembre 2014, data in cui si è assistito a un nuovo inizio nel mondo dei servizi di assistenza a terra negli scali di Milano Malpensa e Milano Linate. La società, oggi partecipata al 70% dal gruppo dnata (lo stesso che a marzo 2016 aveva rilevato una prima partecipazione del 30%) fornisce servizi di handling specifici per la gestione delle merci e della posta. Ai vettori aerei cargo più nello specifico garantisce il trasporto di merci e della posta da e per i magazzini cargo, i carichi speciali, merci e posta diplomatiche, posta, company mail e tutta la relativa documentazione.
Airport Handling opera sugli scali milanesi di Malpensa e Linate come handler di rampa e ha una quota di mercato assolutamente maggioritaria (superiore al 70%) nei servizi di handling di rampa. Nel 2018 la società ha movimentato complessivamente 371.372 tonnellate di merci, di cui 361.163 presso lo scalo di Malpensa. Fra i vettori all cargo serviti figurano: AirBridgeCargo, Asiana Airlines, Cargolux, Dhl, Etihad Cargom FedEx, Korean Air Cargo, Mistral Air, Tnt e Volga-Dnepr.
Intervista con Alberto Morosi (direttore generale) e Maria Rosaria Pisano (direttore commerciale) di Airport Handling
Cosa è cambiato da quando la società è passata sotto il controllo di dnata?
“L’ambizione del gruppo dnata, quando ha deciso di investire sull’azienda e salire fino alla maggioranza azionaria, era ed è quella di sfruttare gli scali milanesi come gateway d’ingresso in Italia per espandersi anche in altri aeroporti. Abbiamo provato a partecipare alla gara pubblica bandita da Save per la selezione dei due handler autorizzati a operare all’aeroporto Marco Polo di Venezia ma siamo arrivati terzi. Questo è stato il primo tentativo per Airport Handling, da quando dnata è azionista di controllo, di allargare la propria presenza geografica in Italia. L’interesse comunque è quello di espandere l’attività sia in altri scali, sia, per quanto riguarda il cargo a Malpensa, di affiancare all’attività di handling in rampa quella di magazzino.
Parola d’ordine diversificazione dunque? Geografica e di servizi
“Airport Handling ha come obiettivo l’espansione delle proprie attività di handling in altri scali così come la diversificazione e l’ampliamento attraverso l’esplorazione dei servizi di lounge e la definizione di una soluzione cargo warehouse che permetterebbe la fidelizzazione dei clienti grazie al concetto di one stop solution. Il profondo e riconosciuto know how dei nostri dipendenti, accanto ai nostri investimenti in termini di addestramento e all’attenzione alla safety, costituiscono gli indiscussi asset della società che rappresento”.
Airport Handling ha necessità di non perdere terreno rispetto a un mercato dove la concorrenza sta crescendo?
“Per Airport Handling nel settore dei servizi alle merci i competitor a Malpensa oggi sono Bcube (tramite Mle) e Alha che, diversamente da noi, possono offrire alle compagnie un servizio ‘one stop shop’ che include sia handling di rampa che warehouse. Per proteggere la nostra posizione di mercato continuiamo a mantenere elevata la quota di investimenti in Gse (ground support equipment). Oggi Airport Handling dispone di mezzi all’avanguardia e conformi a quanto previsto da tutte le più recenti normative internazionali sul trasporto aereo. In prospettive futura intendiamo essere quanto più green possibili e per questo guardiamo con interesse i nuovi macchinari 100% elettrici, fra cui anche i cargo loader.”
Il fiore all’occhiello della vostra azienda nell’handling di merci a Malpensa?
“Il fiore all’occhiello dei nostri equipment è il cargo loader Amss 5K Loader, uno dei più grandi al mondo, mutuato dal mondo militare e acquistato nel 2016, lo stesso anno in cui venne presentato per la prima volta al Farnborough Air Show. Siamo gli unici in Italia a disporre di un macchinario di queste prestazioni. Nel 2014 l’azienda aveva avviato un importante programma d’investimenti in attrezzature per un valore complessivo di 14 milioni di euro ma Airport Handling ogni anno investe almeno 2 milioni per modernizzare e migliorare il proprio parco macchine.”
Qualche numero sulla vostra attività?
“Gestiamo oltre 60 compagnie aeree, sia per carichi belly che pallettizzati, e fra queste figurano anche vettori all cargo come Cargolux, AirBridgeCargo, Asiana Airlines, Volga-Dnepr e altri courier come Dhl e Tnt. Nel 2018 abbiamo movimentato nei due aeroporti milanesi 371.372,66 tonnellate di merce, di cui 361.163,70 a Malpensa.”
Lo sguardo per il futuro dove è rivolto?
“Airport Handling sta guardando con grande interesse alla possibilità di lavorare anche sulla parte di magazzino e a questo fine recentemente l’azienda ha potenziato il propri organico con la nomina di un cargo manager (Giovanni Ottaiano). Oltre a ciò, tutto lo staff di direzione e amministrazione sta seguendo un percorso formativo di ‘cargo management’ offerto da Iata. Dnata recentemente ha avviato un importante investimento per attività cargo all’aeroporto di Bruxelles e vorrebbe sfruttare maggiormente lo scalo di Malpensa come gateway per il Sud Europa. Non avere un proprio warehouse oggi è penalizzante per un handler di rampa.”
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