Air China reimmette capacità cargo fra Malpensa e la Cina
Anche Air China si aggiunge all’elenco di compagnie che come effetto delle restrizioni legate al contenimento dell’epidemia da coronavirus hanno convertito i propri voli passeggeri al servizio delle merci. Per quel che riguarda in particolare l’Italia, la compagnia di bandiera cinese ha fatto sapere di avere ottenuto l’autorizzazione necessaria dall’ENAC e che quindi già da […]
Anche Air China si aggiunge all’elenco di compagnie che come effetto delle restrizioni legate al contenimento dell’epidemia da coronavirus hanno convertito i propri voli passeggeri al servizio delle merci.
Per quel che riguarda in particolare l’Italia, la compagnia di bandiera cinese ha fatto sapere di avere ottenuto l’autorizzazione necessaria dall’ENAC e che quindi già da qualche giorno sta operando con regolarità verso gli scali di Shanghai Pudong e Pechino.
Nel dettaglio, la programmazione del vettore – attiva dallo scorso 16 aprile e in vigore fino al prossimo 31 maggio – prevede un volo giornaliero con Shanghai effettuato con un A350 con partenza da Milano alle 9 e uno con Pechino alle 10.35, sul quale verrà invece impiegato un B787 Dreamliner.
Restando sempre in tema di Covid-19 ed effetti, relativamente ad Air China si segnala un’altra notizia, e cioè quella di una sua possibile fusione con altri vettori cinesi.
A parlarne è stato un report di Hsbc Global Research, che ha detto come “non sia da escludere” un suo consolidamento con China Southern Airlines e China Eastern Airlines, e di un possibile coinvolgimento in un’operazione del genere anche di Hainan Airlines, su cui pesano alcuni problemi finanziari.
Air China ha chiuso il 2019 con utili per 14,6 miliardi di yuan (2,06 miliardi di dollari), con un incremento del 2,1% rispetto all’anno precedente, a fronte di ricavi in lieve calo (-0,4%), e pari a 138 miliardi di yuan (19,5 miliardi di dollari).
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