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Il giornale online del trasporto aereo merci in Italia

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Economia

Agroalimentare, ecommerce e aviocamionato: le tre scommesse del cargo aereo italiano

Esiste un’importante fetta di mercato che ‘decolla’ dall’Italia attraverso servizi di trasporto aviocamionato da poter recuperare, così come l’ecommerce contribuirà a rendere maggiormente utilizzata la spedizione aerea mentre un settore merceologico da far salire a bordo degli aerei sarà l’agroalimentare. Questi sono alcune delle risultanze più evidenti e interessanti riportate nelle conclusioni del Rapporto intitolato […]

di Nicola Capuzzo
26 Ottobre 2020
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Tabella filiere cargo aereo in Italia

Esiste un’importante fetta di mercato che ‘decolla’ dall’Italia attraverso servizi di trasporto aviocamionato da poter recuperare, così come l’ecommerce contribuirà a rendere maggiormente utilizzata la spedizione aerea mentre un settore merceologico da far salire a bordo degli aerei sarà l’agroalimentare.

Questi sono alcune delle risultanze più evidenti e interessanti riportate nelle conclusioni del Rapporto intitolato “Il trasporto merci aereo in Italia – Secondo studio Osservatorio Cargo Aereo” curato da Trt Trasporti e Territorio e commissionato dal Cluster Cargo aereo di cui fanno parte le associazioni di categoria Anama, Assohandlers, Assaereo e Ibar.

Fra gli spunti di carattere generale viene evidenziato che “anche lo sviluppo del trasporto passeggeri nei principali scali europei ha permesso di estendere il network di collegamenti a servizio del trasporto merci”. Infatti “l’incremento del trasporto passeggeri su determinate relazioni, e la corrispondente crescita del cargo aereo ospitato nella stiva degli aerei passeggeri, favorisce il raggiungimento di masse critiche di merce, tali da favorire l’attivazione di voli regolari all‐cargo su relazioni prima non servite da vettori cargo”.

Un ulteriore elemento che può favorire lo sviluppo di determinati scali, in Italia e in Europa, è rappresentato dal contesto produttivo e dei servizi in cui l’aeroporto si inserisce. “Lo sviluppo di determinati poli produttivi e logistici, in particolar modo nel Nord Italia e nel Nord Europa, ha rappresentato un volano per l’economia dei servizi di trasporto e logistica atti a soddisfare una domanda crescente del mondo industriale” si legge nel rapporto.

“Negli aeroporti con più elevate quantità di traffico – spiega la ricerca – l’insufficiente offerta di collegamenti intercontinentali diretti tra l’Italia e alcune aree a più forte crescita economica nel mondo è in gran parte compensata dall’ampia disponibilità di tratte aeree che consentono alle merci di raggiungere la destinazione finale transitando negli hub di vettori stranieri (Germania, Francia e Olanda), dove vengono trasbordate su altri aeromobili, cosi come emerge anche dal confronto tra le principali rotte dirette e i principali mercati di destinazione finale”.

Accanto a questi transiti ‘aereo‐aereo’ (fenomeno fisiologico e che non sottrae traffico agli aeroporti italiani ove comunque le merci vengono imbarcate sugli aeromobili), il mercato del cargo aereo italiano evidenzia una significativa quota di traffico cosiddetto ‘aviocamionato’, vale a dire che dall’Italia viene trasportato su gomma verso scali esteri da cui decolla. “Studi condotti in materia stimano in oltre 300.000 tonnellate annue il volume di merci aeree con origine/destinazione Italia che utilizzano tratte aeree in arrivo e in partenza nei grandi aeroporti europei, percorrendo via camion il tragitto tra questi scali e il nostro paese; tale valore è pari a circa un terzo del totale delle merci che poi vengono spedite tramite aereo e indica come ci possa essere spazio per crescere nella via aerea in Italia se si riuscissero a cogliere le opportunità” sottolineano gli autori della ricerca. “Questo fenomeno è dovuto ad una molteplicità di fattori, che sono anche conseguenti, per una parte significativa, alle criticità del settore del cargo aereo italiano (insufficienza dei collegamenti diretti, inefficienze operative, amministrative e strutturali, ecc.)”.

A proposito della competizione tra paesi e specificità di filiera, lo studio dice: “Esaminando più nel dettaglio la crescita a valore, di maggiore rilevanza per il settore aereo, si evidenzia come l’Italia mostri una crescita importante nel farmaceutico, comparto nel quale sopravanza gli altri paesi. I tassi relativi più bassi si registrano per elettronica e automotive”. Poi ancora: “A fronte di un elevato valore per farmaceutico e moda, che, già utilizzano intensamente il trasporto aereo, emerge una potenzialità inespressa, in particolare per il settore agroalimentare, che rappresenta peraltro uno dei settori di punta del made in Italy, ma che sconta un valore medio del prodotto più basso”.

Le caratteristiche della merce (intese come deperibilità e necessità di corretta conservazione) “costituiscono fattori determinanti per quanto concerne il settore dell’agroalimentare e del farmaceutico”, mentre “la meccanica e l’automotive sono maggiormente influenzati dall’efficienza dei servizi forniti dallo scalo aeroportuale, oltre ovviamente all’effettiva origine e destinazione della merce, essendo questa in generale più consistente sia in termini di peso che di volume”. La sicurezza e l’affidabilità del servizio vengono in particolar modo indicati per i settori a maggiore valore unitario della merce, quali moda ed elettronica, settori in cui per gli stessi motivi rileva anche la preferenza espressa dal committente.

Come confermato dall’indagine qualitativa effettuata, le aziende evidenziano come la scelta del trasporto aereo derivi spesso dalla necessità di gestire spedizioni urgenti (ordini inattesi, gestione dei ritardi nelle consegne, ricambistica) o per ridurre il transit time, anche in base alle richieste del cliente.

La costante crescita dell’e‐commerce, che sempre più richiede di essere gestito secondo una logica di forte specializzazione e di efficienza della catena logistica, costituisce un’ulteriore opportunità per il settore aereo, “a supporto di un comparto, trasversale rispetto alle filiere merceologiche, che fa della rapidità della consegna al destinatario finale (sia questi azienda o consumatore privato) uno dei principali fattori competitivi nell’ambito del proprio modello di business”.

Altro elemento interessante emerso dall’analisi riguarda le principali strategie che le aziende indicano per accrescere il contributo del cargo aereo per favorire lo sviluppo della filiera. “Tra i fattori maggiormente presi in considerazione, si segnala il miglioramento dei collegamenti, per capillarità e frequenza, oltre allo sviluppo di un’infrastruttura aeroportuale più orientata alle esigenze delle aziende (hub logistici di consolidamento dei flussi e sviluppo di infrastrutture aeroportuali dedicate)”. Rispetto al ruolo del trasporto aereo in relazione ai principali trend di mercato, questo viene visto dalle aziende come “un modo per espandere la propria rete commerciale verso mercati internazionali, oltre che permettere l’approvvigionamento da mercati esteri, contribuendo all’internazionalizzazione della catena logistica”. Anche rispetto al commercio elettronico, il trasporto aereo sta, negli ultimi anni, favorendo una crescita importante di tutto il settore, che trova nell’efficienza dei servizi offerti e nella velocità di consegna i principali punti di forza del proprio business.

In conclusione il rapporto sostiene che “le indagini sul campo hanno rilevato come, pur in presenza di specificità di filiera, alcuni elementi strategici comuni meritino di essere presi in considerazione, in quanto possibili portatori di vantaggi per il sistema del cargo aereo nel suo complesso. La collaborazione tra i vari soggetti coinvolti nell’ambito della filiera del cargo aereo è in grado di portare benefici per l’intero sistema, grazie a scelte di ottimizzazione e di efficienza che evolvono dall’interesse della singola azienda a vantaggio di tutti i soggetti coinvolti”. In questo senso “il ruolo dell’impresa di spedizioni risulta centrale nei processi di scelta (da un livello più generale a valutazioni più specifiche in relazione agli scali da utilizzare) e costituisce pertanto un elemento da tenere nella debita considerazione, in quanto può contribuire a orientare in modo significativo le scelte delle aziende”.

Leggi l’intero Rapporto intitolato “Il trasporto merci aereo in Italia – Secondo studio Osservatorio Cargo Aereo” curato da Trt Trasporti e Territorio

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