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Aerospace punterebbe su Malpensa e sulla Sicilia per il cargo di Alitalia
Carlo Goria, rappresentante in Italia di US Aerospace Partners, una delle otto società che nei mesi scorsi hanno manifestato il proprio interesse a investire su Alitalia, è stato ascoltato in audizione alla Commissione trasporti della Camera per conoscere i programmi della cordata da lui rappresentata. Le seguenti (poche) parole sono state da lui dedicate espressamente […]
Carlo Goria, rappresentante in Italia di US Aerospace Partners, una delle otto società che nei mesi scorsi hanno manifestato il proprio interesse a investire su Alitalia, è stato ascoltato in audizione alla Commissione trasporti della Camera per conoscere i programmi della cordata da lui rappresentata.
Le seguenti (poche) parole sono state da lui dedicate espressamente al business merci: “Per quanto riguarda il cargo siamo più indietro sul business plan perché non abbiamo dati ma sappiamo perfettamente il ruolo di piattaforma geopolitica dell’Italia e il nostro progetto strategico si basa su un fortissimo hub cargo in Malpensa e un fortissimo hub cargo nell’estremo Sud Italia, probabilmente in Sicilia, per prendere il traffico merci che proviene da ciò che c’è nel sud del nostro Paese”.
Per il resto Goria, precisando che il processo di vendita di Alitalia al momento non è cancellato ma solo sospeso, ha affermato: “Per i dati che abbiamo riteniamo che saremo perfettamente in grado di arrivare a una flotta di 120 aerei nel trasporto passeggeri, che manterrà totalmente il traffico domestico, stabilizzerà quello di medio raggio. L’Italia è fuori dai giochi reali perché non ha un traffico consistente nell’intercontinentale, siamo estremamente certi di poter invertire questo”.
In generale Goria ha prospettato “un’azione forte per rendere Alitalia una delle prima quattro compagnie nel mondo” e per questo ha anche annunciato l’acquisto di aerei nuovi”. L’hub unico per il traffico passeggeri sarebbe secondo loro quello di Fiumicino.
Riferendosi poi all’occupazione ha annunciato: “In termini di risorse umane, basandosi su dati di mercato, è evidente che non avremo problemi nei cinque anni di piano, addirittura dovremo assumere nuovi piloti e nuovi assistenti di volo, perchè oggi in Alitalia non vi sono 150 aeromobili”. Goria ha escluso, in particolare, problemi per il comparto ‘maintenance’ e ha considerato “eccessivi” indicati per il settore amministrativo.