A vuoto la gara per il trasporto aereo cargo della Difesa
Nulla di fatto per la procedura, che puntava ad assegnare l’appalto da luglio alla fine dell’anno
Si chiude con un nulla di fatto la procedura avviata dal Ministero della Difesa per l’attività di trasporto aereo di materiali e mezzi delle Forze Armate per il periodo compreso tra il 1 luglio e il 31 dicembre di quest’anno.
L’attività, spiegava lo stesso dicastero, richiede l’impiego di “aeromobili cargo light, medium, heavy, wide body e oversize”, i quali dovranno poter raggiungere i contingenti italiani, impegnati in 35 missioni in vari teatri operativi, in un momento storico caratterizzato da “una situazione di crisi internazionale, che determina concreti rischi e minacce globali”.
Nell’ambito della gara (che prevedeva un budget di 6,15 milioni di euro) non sono però “pervenute o sono state tutte respinte le offerte o domande di partecipazione”, si legge dalla documentazione disponibile. Evidentemente dunque non solo Dsv (cui l’attività fa capo al momento, sulla base di una proroga unilaterale del contratto disposta dal Ministero) né altri operatori hanno ritenuto di partecipare alla procedura (o, meno probabilmente, vi hanno preso parte senza però presentare offerte regolari).
Qualche interesse il bando l’aveva però comunque suscitato. All’indirizzo della Direzione Generale di Commissariato e di Servizi Generali del Ministero risultano essere pervenute un paio di richieste di chiarimento, la prima relativa alle caratteristiche dei mezzi di taglia light, la seconda rispetto ai voli effettuati negli anni scorsi per conto del ministero. Riguardo il primo punto, la risposta ministeriale era stata piuttosto rassicurante (dato che segnalava come i mezzi in questione potessero avere “caratteristiche simili, anche se con propulsione a getto, purché appartenenti alla medesima classe”). Rispetto al secondo quesito, il Ministero aveva invece precisato che lo storico 2022, pubblicato per dare un’idea dell’entità dei traffici richiesti, riguardava solo i voli effettuati nell’ambito del precedente contratto d’appalto e non comprendeva anche collegamenti effettuati nel perimetro di altri accordi. Non è noto al momento come il Ministero della Difesa intenda procedere per soddisfare le sue esigenze di trasporto aereo di materiali e mezzi nella seconda metà del 2023.
F.M.
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